Un concerto già sold out a poche ore dalla messa in vendita dei biglietti. E’ il nuovo appuntamento con il tour di Ligabue “Dedicato a noi” ad aprire questa sera, alle 21, la stagione del Gesualdo. Il suo tour arriva a tredici anni di distanza dall’ultima serie di concerti nei teatri, con una scaletta che unisce passato, presente e futuro. Sul palco, insieme a lui, Federico Poggipollini, che da trent’ anni lo accompagna alla chitarra, Davide Pezzin al basso, Luciano Luisi alle tastiere e Lenny Ligabue, il suo figlio maggiore. Un concerto intimo ed essenziale che esalta la forza della musica e permette di apprezzare ogni sfumatura della voce di Ligabue. Una scelta, quella del teatro, non certo casuale poichè capace di stabilire una connessione più forte col pubblico, a partire dai brani del suo album “Dedicato a noi”, senza dimenticare i classici che hanno segnato la sua carriera. Da “Una vita da mediano” a “Certe notti”, tra emozionanti ballate e branii rock energici, Ligabue continua a raccontare l’umanità nelle sue molteplici sfaccettature nel segno del rock.
E’ lo stesso artista a spiegare come “Dedicato a noi”, che dà il titolo al suo ultimo album, sia un richiamo alla condivisione “Perché se c’è disfacimento sociale – spiega in un’intervista rilasciata a Rolling Stone – c’è un maggiore senso di isolamento, di solitudine. E tra isolamento e paura c’è un rapporto molto stretto. Perciò nelle storie di Dedicato a noi c’è un noi di coppia, un noi come famiglia, e poi un noi che non riesco mai a mettere da parte, che è quello che vivo quando sono su un palco. L’immagine che vedo da lì mi fa pensare e sperare che insieme stiamo condividendo qualcosa: principi, aspettative, valori anche solo per queste due ore. E infine c’è un noi idealizzato i cui confini sono quasi impossibili da definire, che è fatto ancora adesso da gente che ha voglia di condividere valori ed esperienze, e non rassegnarsi a un destino che sembrerebbe scritto”.