Prosegue al Monastero di Santa Chiara di Solofra l’edizione 2024 di Ra.i.d. Festivals, la rassegna di danza contemporanea, realizzata con il sostegno di Regione Campania, Comune di Solofra, Comune di Cairano e il riconoscimento del MiC.
All’orizzonte due nuovi appuntamenti, due riflessioni differenti che, attraverso i movimenti del corpo e i passi che interagiscono con la musica, mirano a colmare due tipi di distanze: quella tra le persone e quella tra il pubblico più giovane e il mondo della danza.
Sabato 12 alle 20.30 “I offer myself to you” di Daniele Ninarello, artista attivo nel campo delle performing arts e fondatore dell’Associazione CodedUomo, con la finalità di diffondere e promuovere il suo lavoro di ricerca in Italia e all’estero. Lo spettacolo proposto nasce dalla volontà di incontrare nella distanza, il pensiero, le parole e le immagini di altre menti. Si articola intorno ad una riflessione sul corpo, sulla postura dell’attesa quando è immerso nella sua solitudine, e sul desiderio di lasciarsi attraversare ed orientare da altre voci. Per questa occasione «il mio invito si rivolge a tre artisti per cui nutro profonda stima: Cristina Donà, Elena Giannotti e Alessandro Sciarroni. A loro chiedo di raccogliere immagini, suoni, istruzioni e tracce, da indirizzare al mio corpo. Di immaginarmi nel colmare una provvisoria solitudine con il loro pensiero, rivolto a una mia possibile danza», spiega Ninarello.
Domenica 13 (alle 18:30) “Darwin – M/eta/morfosi” delle Compagnie Artemis Danza e Europa Teatri e le coreografie di Francesco Marchi e Christian Pellino. Come il bruco si trasforma e diventa farfalla attraverso un ciclo biologico chiamato metamorfosi, anche l’uomo passa attraverso più fasi prima di compiere un’evoluzione. Dagli organismi monocellulari all’Homo Sapiens, dal neonato all’adulto, tutto evolve alla continua ricerca della perfezione… ma qualcosa è andato storto! Il pianeta è in pericolo e l’umanità non è certo senza difetti. Così uno scienziato eccentrico prova a raccontare cosa, nel bene e nel male, è accaduto all’umanità e alla terra dal Big Ben a oggi. Ad aiutarlo nell’impresa un personaggio poliedrico ed in continuo mutamento che, non comunicando con le parole ma con il corpo e il movimento, incarnerà le diverse fasi di questa pazza metamorfosi. Una sinergia fra danza e teatro di prosa, espressività del gesto e della parola che accompagna i ragazzi in un viaggio divertente e formativo in cui si incontrano fantasia, scienza e creatività. Darwin – Metamorfosi nasce dal bisogno di provare ad avvicinare il pubblico più giovane al mondo del teatro danza, percepito spesso come distante dalle nuove generazioni e quindi di difficile comprensione.