«Sono stanchissimo. Mi ha creato più tensione quel problema di ordine tecnico che si è verificato, piuttosto che tutta la campagna elettorale». Comincia così la sua conferenza Enzo Alaia, rieletto in Consiglio regionale, dopo aver conquistato il primo posto in Irpinia per numero di voti. Il riferimento è a quanto accaduto ieri in due seggi nel casertano, con quello spoglio interrotto per quasi 24 ore che ha tenuto col fiato sospeso molti candidati al consiglio regionale, finchè non sono arrivati i dati verso le dieci di sera che hanno consentito di chiudere le operazioni elettorali e definire gli eletti in consiglio. Ma il pensiero di Alaia, all’indomani della vittoria, va anche «a due persone che non ci sono più. Uno è Minuccio, ragazzo portatore di handicap che mi seguiva sempre. Era un mio sostegno, abbiamo vissuto tanti anni insieme. L’altro è Stefano Corbisiero, sindaco di Domicella, che morì durante la campagna elettorale dello scorso anno. Questo risultato lo dedico a loro».
Il risultato personale di Alaia è stato straordinario, ottenendo più di 15 mila preferenze in maniera trasversale in tutta l’Irpinia. «Questo risultato lo si ottiene grazie all’impegno quotidiano e costante che ho messo da quando sono in politica – spiega. Gli elettori e i cittadini hanno premiato questo progetto, confermandoci la fiducia anche in modo eclatante. Siamo contenti del risultato e andiamo avanti nell’interesse dell’Irpinia». Prima che cominciasse la campagna elettorale, Alaia aveva annunciato che Italia Viva sarebbe stata la vera sorpresa e così è stato. «La gente ha capito che il nostro partito è costituito da persone serie che hanno una grande determinazione e passione». Il risultato irpino di Italia Viva fa da contraltare a quanto accaduto, invece, a livello nazionale. L’Irpinia potrebbe rappresentare la base di partenza per costruire quella che Renzi ha chiamato la “casa dei moderati”. «Questa strada noi l’abbiamo intrapresa da subito, siamo convinti di fare bene e di portare il partito a un livello più alto» sottolinea Alaia, annunciando che ora le attenzioni saranno rivolte anche al radicamento del partito sul territorio. «La nostra squadra è riuscita ad ottenere un risultato straordinario. Abbiamo portato il partito ad un livello importante e questo risultato deve far riflettere i vertici nazionali, con cui mi sono già sentito – sottolinea. A loro ho detto che abbiamo le competenze per avere rappresentanza e sono pronti a sostenerci. Finora la gente si è isolata dalla politica perchè vedeva solo litigi negli altri partiti, noi invece ci siamo presentati come persone che fanno i fatti. A noi non piacciono le polemiche e non ne abbiamo mai fatte».
Oltre a strutturare il partito in provincia, bisognerà rappresentare nel migliore dei modi l’Irpinia a Palazzo Santa Lucia. Dato il consenso ottenuto, Alaia potrebbe ambire anche a diventare assessore, ma l’esponente di Italia Viva preferisce «rimanere in Consiglio. Abbiamo una folta pattuglia di consiglieri regionali, siamo riusciti a coprire tutte le province. Sicuramente avremo una rappresentanza in Giunta, ma sempre nell’interesse delle comunità». Prima di tutto, quindi, verrà l’Irpinia con i suoi problemi che attendono una risposta: «Il mio impegno sarà rivolto a questo, cercando una collaborazione con gli altri consiglieri eletti».
Ad accompagnare Alaia nel corso della conferenza stampa ci hanno pensato anche Domenico Biancardi e il coordinatore provinciale di Italia Viva, Beniamino Palmieri. Il Presidente della Provincia è finito al centro delle polemiche per la sua decisione di sostenere Alaia, che non è piaciuta al centrodestra soprattutto a Forza Italia. «Non potevo non prendere una posizione, la mia è molto chiara e netta da un punto di vista politico», spiega confermando la sua adesione a Italia Viva: «Sano un presidente renziano? Sì». Invece rispetto alle critiche che sono arrivate «l’esito elettorale ha dimostrato che non ero io a sbagliarmi. I voti presi dalla coalizione di centrodestra a stento raggiungono il risultato di Italia Viva – sottolinea Biancardi. Noi stiamo facendo una politica per l’Irpinia e la provincia ci ha premiato. Le risposte concrete sono quelle che giorno dopo giorno diamo agli amministratori e alle persone. Siamo vicini ai problemi della comunità irpina e i consiglieri regionali, che ci sono oggi, dovranno contribuire alla risoluzione di molti problemi che noi cercheremo di mettere in campo come Provincia, ma anche come comunità. Già in passato ho detto che solo con la collaborazione di tutti possiamo affrontare i problemi che ci sono».
Il dato innegabile è che il centrodestra ha incassato una vera e propria debacle con Forza Italia che è praticamente scomparsa dal territorio. «Italia Viva, al momento, rappresenta la migliore linea politica per riuscire a risolvere i problemi dell’Irpinia – sottolinea Biancardi. Purtroppo il centrodestra non ha intercettato la strategia politica giusta. Non sono stato io a condannarlo, ma la gente che evidentemente non ha apprezzato l’iter attraverso il quale la linea di centrodestra sia arrivato alle regionali». Anche dall’area che sostiene Livio Petitto è arrivato un po’ di malumore visto che, sia lui che il sindaco Festa, contribuirono alla sua elezione in Provincia, ma Biancardi nega questi attriti. «Con la massima autonomia e libertà, il sindaco di Avellino, che è stato eletto anche con il contributo nostro, ha appoggiato Livio Petitto e non c’è stata nessuna polemica. Anzi ho fatto gli auguri e siamo stati vicini anche al sindaco e a Livio – spiega. Allo stesso modo il presidente della Provincia è stato appoggiato anche dal mio candidato che è di Avella. L’importante è che insieme abbiamo raggiunto un risultato che ci ha portato sia alla presidenza della Provincia che in Regione, con due obiettivi importanti, sia quello di Petitto che di Alaia. Quindi penso possiamo essere soddisfatti entrambi». Tra qualche mese, intanto, ci saranno le elezioni per il nuovo presidente della Provincia. il sindaco Festa ha già annunciato l’intenzione di candidarsi, resta da capire quale sarà invece la posizione di Biancardi e se ricambierà il favore ottenuto quando è stato eletto Presidente anche se sottolinea: «Tutti questi favori non sono normali. “Italia Viva” oggi ha un ruolo importante e lo dicono i numeri, sarà il partito a dover fare una sintesi in vista delle prossime elezioni provinciali».
Prima delle provinciali, però, bisogna guardare all’Irpinia e alle aree interne, tema che dovrà essere affrontato con forza a Palazzo Santa Lucia. «I consiglieri regionali dovranno ascoltare il territorio, i problemi che ci sono e farsi sentire in Regione Campania – spiega Biancardi. Credo che oggi c’è materia attraverso la quale noi possiamo sicuramente fare leva. Il voto dell’Irpinia ci può consentire di avere un peso maggiore. Le priorità sono i trasporti, la promozione del territorio, i progetti che ci sono sulla viabilità. Dobbiamo aiutare l’Irpinia a crescere e sono sicuro che non troveremo ostacoli in questo senso».
Il coordinatore provinciale di Italia Viva, Beniamino Palmieri, sottolinea il grande risultato ottenuto in Irpinia: «Merito dei candidati e degli attivisti. Ringrazio i tanti amministratori che hanno dato una mano sui territori. Alaia è risultato il più votato in provincia di Avellino e Italia Viva è presente in tutti i paesi, in molti Comuni è stato il più votato. Tra le nostre fila abbiamo molti amministratori e sindaci. Ora dobbiamo darci un’organizzazione molto più pensata e precisa perché un partito che ha preso il 12% deve farlo».
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