Napoli – Spingere per cure nel tempo, senza interruzioni, per i pazienti con patologie disabilitanti. E’ l’argomento discusso durante l’audizione di ieri del Comitato promotore della legge di iniziativa popolare “Disposizioni per persone con gravi patologie disabilitanti”. Il Presidente della Commissione regionale Sanità e sicurezza sociale del Consiglio regionale della Campania, Enzo Alaia, ha detto:
“Le persone con gravi disabilità congenite devono poter continuare senza interruzione l’attività di riabilitazione senza finire nelle strutture Rsa che non hanno i requisiti necessari per far fronte a questi tipi di disabilità – ha detto- Il rischio, altrimenti, è che si determini un aggravamento delle condizioni di salute, già di per sé così affliggenti, e, contestualmente, si procuri un aumento dei costi per il Sistema Sanitario.
La delibera regionale 164 – ha aggiunto il consigliere di Italia Viva – presenta un vulnus circa il mattone 12, ovvero la riabilitazione RR2E. Il Consiglio, pertanto, deve affrontare questo tema con l’obiettivo di colmare tale gap e deve contestualmente dare risposte adeguate alle persone con gravi disabilità congenite”.
“I promotori della legge – ha osservato poi Alaia a margine dei lavori – non a caso hanno messo bene in evidenza come il progetto “Mattoni” risale al 2003, a ben 20 anni fa. In Campania, tuttavia, non è stato è stato ancora disciplinato con una legge. E’ su questo versante, pertanto, che dobbiamo impegnarci per assicurare ai pazienti con gravi disabilità congenite la prosecuzione della indispensabile attività riabilitativa.”
Il Presidente ha poi espresso apprezzamento per la sensibilità dimostrata dalla Commissione che ha unanimemente riconosciuto la necessità di sostenere la proposta di legge presentata dal Comitato ‘Diritto alla cura’. “I colleghi commissari – ha commentato Alaia – hanno riconosciuto la prontezza con la quale abbiamo incardinato il testo proposto e audito il Comitato che si è fatto carico di raccogliere un numero così importante di sottoscrizioni”.
Insieme ai membri del Comitato “Diritto alla cura”, in audizione anche la dottoressa Libera D’Angelo, consulente della Commissione Sanità e Sicurezza sociale, particolarmente attiva nell’affrontare le criticità evidenziate dal Comitato e nel contribuire alla loro soluzione.
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