La stagione della rinascita biancoverde è pronta a partire. Dopo un biennio molto difficile, di instabilità e difficoltà varie, per l’Avellino comincia l’annata del riscatto, quella del tentato assalto alla B. Nonostante un mercato complicato la nuova società si è fatta trovare pronta, costruendo un organico di livello e affidandolo ad un tecnico esperto e navigato come Braglia. I limiti strutturali sono ancora visibili, ma l’Avellino ha tutte le carte in regola per stare lì in alto e giocarsi la promozione in un girone da capogiro.
Sarà fondamentale partire bene, dimostrando subito che al Partenio non ce ne sarà per nessuno. In questo senso la gara di oggi con la Turris – un derby che ritorna dopo 25 anni – sarà subito altamente significativa. In casa, contro una neopromossa, i lupi dovranno subito dimostrare le loro ambizioni. Ripartendo dagli ultimi 20′ giocati contro il Renate, quando il lupo ha fatto vedere spirito e voglia di vincere.
Al ruolo di uomo del destino si candida Riccardo Maniero, principale colpo di mercato e stella dell’organico di Braglia. In conferenza il tecnico toscano ha punzecchiato il bomber, chiedendogli di adattarsi in fretta alla C. Quale miglior occasione della gara d’esordio, categoria in cui Maniero è un vero esperto? Nella sua lunga carriera, infatti, l’ex Pescara ha timbrato il cartellino alla prima di campionato in 4 occasioni. Tutte concentrate negli ultimi 7 anni, segno di un trend in netta ascesa.
L’ultimo gol al debutto è arrivato due anni fa, nel 2018, proprio agli ordini di mister Braglia. Fu il gol del momentaneo vantaggio del Cosenza sul campo dell’Ascoli, stadio esteticamente e strutturalmente molto simile al Partenio. Oggi proprio nella sua nuova casa Maniero proverà a ripetersi. Per prendere feeling con la C e lanciare un primo, significativo, segnale alla concorrenza.
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