All-In #CataniaAvellino: Marconi, il ritorno di Batman

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Riscrivere la storia. È con questo ambizioso obiettivo che l’Avellino di Pazienza si avvicina alla trasferta di Catania. Una gara che storicamente – appunto – si è sempre rivelata ostica per i lupi, capaci di piazzare l’ultimo acuto in terra siciliana nel lontanissimo 1948, addirittura 75 anni fa.

Sulle ali dell’entusiasmo e soprattutto con la consapevolezza della propria forza, però, la formazione biancoverde sa di poter cogliere l’attimo. Approfittando anche del periodo non proprio esaltante degli avversari, alle prese con una panchina traballante e tanti infortuni.

Rovesciare la tradizione darebbe al lupo, come detto, la possibilità di riscrivere la storia e di iniziarne una nuova. Magari sulla scia di un altro Avellino, quello di Sasà Vullo, del quale per ora – dal suo avvento in panchina – Pazienza ha lo stesso e identico passo.

Verso Catania-Avellino

Nonostante qualche indisponibilità – con i lungodegenti Cionek e Patierno sarà ancora fuori Tito, mentre Casarini è in dubbio -, l’Avellino si avvicina alla sfida di domani in uno stato psicofisico decisamente ottimale.

Non potrebbe essere altrimenti dopo una vittoria come quella maturata con il Cerignola. Un successo tutto grinta e cuore che, unito alla rimonta sul Monterosi, ha già certificato lo spessore morale e la tenuta mentale del gruppo.

Indicazioni estremamente positive, che ora dovranno essere ulteriormente confermate in un test delicato. Vincere in trasferta, contro una diretta concorrente, per quanto al momento attardata in classifica, darebbe una spinta in più.

E permetterebbe inoltre, visto l’orario in cui si giocherà la sfida, di assaggiare almeno per qualche ora il sapore del primato. Una sensazione che ad Avellino manca da troppo tempo e che bisogna al più presto riprovare.

In attacco guida Marconi

L’ormai collaudato 3-5-2 di Pazienza – con tutte le situazioni flessibili del caso – sarà il punto di partenza per andare a caccia del pokerissimo di vittorie. A trascinare i lupi dovrà essere in modo particolare l’attacco, apparso in grande spolvero nelle ultime apparizioni e determinato a riprendere la striscia positiva dopo lo “stop” con il Cerignola, dove a vestire i panni del bomber è stato un esterno di centrocampo, Ricciardi.

Il reparto offensivo biancoverde sarà composto domani dal duo Sgarbi-Marconi. Ed è proprio quest’ultimo che potrebbe rivelarsi il protagonista assoluto del match. Dopo il lungo digiuno, l’ex Sudtirol ha trovato due gol consecutivi – peraltro di pregevole fattura – e con il Cerignola ha sfiorato il tris.

Domani, in un match d’alta quota, contesto al quale è senza dubbio abituato per i suoi trascorsi in carriera, Marconi vuole dare continuità e siglare la rete della definitiva affermazione in biancoverde. Magari sfruttando le sue abilità nel gioco aereo, vera specialità della casa, che hanno contraddistinto 5 dei 6 gol realizzati sin qui nella sua esperienza in Irpinia.

Il ritorno di Batman

Il lungo digiuno degli scorsi mesi ha pesato come un fardello sullo spirito di Marconi. Le aspettative sul suo rendimento avevano creato pressioni importanti, esasperate dalla difficoltà in fase realizzativa. Ora però, una volta sbloccatosi e soprattutto in un contesto di squadra sereno e fiducioso, l’attaccante cresciuto nell’Atalanta ha tutto ciò di cui ha bisogno per esprimere il suo ricco potenziale. 

Galvanizzato dal gioco, dalla positività e dall’identità del gruppo, Marconi può tornare ad indossare i panni del supereroe. Di Batman, per l’esattezza. Come ai tempi di Lecce, Alessandria e Pisa, quando dopo i gol festeggiava indossando appunto il cappello o la maschera dell’eroe di Gotham City

Quei tempi che sembravano lontani, ora possono improvvisamente tornare d’attualità. Per riscrivere la storia, si sa, c’è bisogno anche dei supereroi. Per farlo, dunque, al “Massimino”, l’Avellino e Marconi ci vanno con il mantello.


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