Rosa Bianco
Sala delle Arti, Manocalzati – Nel fluire del tempo, ci sono eventi che non si limitano a riempire lo spazio di suoni, ma si elevano a esperienze trascendenti, in grado di riconciliare l’essere umano con l’armonia dell’universo. Il concerto “Da Milano a Napoli… Un insolito Ottocento”, tenutosi nella Sala delle Arti di Manocalzati ieri 1° marzo 2025, nell’ambito della rassegna musicale “Innamorati della Musica”, è stato uno di questi momenti rari, in cui la musica si è fatta medium tra il passato e il presente, tra il razionale e il sensibile, tra il contingente e l’eterno. L’evento, curato dalla Associazione Musicale Igor Stravinsky e diretto artisticamente, in maniera magistrale , dal Maestro Nadia Testa, ha fatto parte del ciclo di concerti “Choco Classical Concerts”, che si svolgono tra gennaio e marzo 2025, offrendo al pubblico una serie di appuntamenti di rara qualità.
Il Trio Aura – composto da Simona Foglietta (violino), Maria Antonietta Gramegna (violoncello) e Anna Rosaria Valanzuolo (pianoforte) – ha saputo dar voce a una parte meno esplorata della storia musicale ottocentesca, restituendola nella sua essenza più pura. Le composizioni di Vincenzo De Meglio e Giulio Ricordi, riscoperte e offerte con maestria, hanno tracciato un percorso tra la ragione e il sentimento, tra la struttura formale e l’impulso creativo.
Nell’Andante e Allegro op. 67 di De Meglio, il tempo musicale è parso sospendersi, quasi a suggerire che il vero ascolto non risiede solo nell’udito, ma nella capacità di abbandonarsi alla risonanza interiore. Il Trio op. 140 ha mostrato un equilibrio magistrale tra gli strumenti, un dialogo in cui il pensiero musicale si è fatto carne, respiro e vibrazione.
L’apice della serata è stato raggiunto con il Trio in La maggiore op. 83 di Ricordi. L’Allegro con energia ha incarnato la tensione tra la volontà e il destino, tra l’umano slancio e l’ineluttabile ordine cosmico. Lo Scherzo, leggero e sfuggente, ha evocato il gioco dell’esistenza, mentre l’Andante alla marcia ha suggerito il passo solenne dell’individuo che avanza nel tempo, carico di domande e consapevolezze. Il Finale, infine, ha chiuso il cerchio con un’allegrezza che non è semplice gioia, ma il frutto maturo della ricerca e della comprensione.
Il pubblico ha accolto con calore questo viaggio dell’anima, premiando il Trio Aura con un applauso che non era solo manifestazione di gradimento, ma riconoscimento di un’esperienza condivisa, di una verità intuita attraverso le note. L’evento si è concluso con un momento di convivialità tra musica e gusto: una deliziosa cioccolata calda e dolci prelibatezze hanno accompagnato la tradizionale lotteria “Innamorati della Musica”, suggellando una serata che ha saputo coniugare cultura, arte e piacere sensoriale.
La rassegna Choco Classical Concerts continua così a distinguersi come un appuntamento imperdibile, per gli amanti della musica da camera, capace di coniugare tradizione, riscoperta e puro godimento estetico.
A testimonianza di questa serata, resta una certezza: la musica non è solo intrattenimento, ma rivelazione. Come scrisse Friedrich Nietzsche, “senza musica, la vita sarebbe un errore”