Ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato il cinquantanovenne di Altavilla Irpina accusato di aver costretto una diciassettenne residente ad Altavilla Irpina a subire rapporti sessuali. L’udienza in cui sarà discussa la sua posizione è stata fissata per il 17 aprile prossimo davanti al Gup del Tribunale di Avellino Fabrizio Ciccone.
La Procura di Avellino aveva chiesto al Gip del Tribunale di Avellino, Francesca Spella di procedere con il giudizio immediato nei confronti del cinquantanovenne. Una richiesta, quella avanzata dal pm Cecilia Annecchini, accolta dal Gip che aveva fissato per il prossimo 10 maggio la prima udienza davanti al Tribunale Collegiale di Avellino. Ma l’imputato ha optato per il rito abbreviato.
Dalla ricostruzione effettuata dagli inquirenti sembra che la 17enne, vittima dei presunti abusi sessuali, sarebbe stata stordita con del sonnifero miscelato in del the’.
La ragazza, rappresentata dall’avvocato Veronica Preziosi, ha raccontato agli inquirenti di ricordare che il 59enne – almeno in tre occasioni nelle quali si è presentato presso l’abitazione degli amici – aveva con sé una bottiglietta, priva di etichetta e non sigillata con del the’. Bevanda che la ragazzina avrebbe bevuto prima di andare a dormire.
Gli abusi sarebbero stati compiuti di notte, mentre la 17enne dormiva. Dopo la denuncia presentata dai familiari ai quali la ragazza aveva confidato la violenza, l’attività investigativa, coordinata dal pm Cecilia Annecchini, è giunta ad un punto di svolta grazie all’esame del Dna il cui esito avrebbe confermato le responsabilità dell’indagato.
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