altre 20 unità ad Atripalda e garanzie sull’occupazione fino a fine anno – Corriere dell’Irpinia

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Villa Esther e Clinica Santa Rita, i destini delle due strutture da indipendenti a interdipendenti. Se per l’ospedale del quartiere San Tommaso è arrivata l’ufficialità della chiusura, per il nosocomio di Atripalda è stata conclusa la trattativa di cessione dalla Nuova Domiziana spa alla Nefrocenter.

Consolidato il passaggio dei 23 dipendenti, su 80, da Avellino ad Atripalda, sono state gettate le basi per garantire i livelli occupazionali del restante personale. Se in un primo momento, per quest’ultimo era stata ventilata la possibilità di raggiungere la struttura di Castel Volturno, nella giornata di oggi sono state aperte nuove interlocuzioni con le parti sindacali che hanno portato a un risultato diverso.

Vincenzo Schiavone, patron di Villa Esther, ha incontrato la nuova gestione della Santa Rita per chiedere un incremento del numero del personale coinvolto nel ricollocamento. Giovanni Lombardi del gruppo Nefrocenter ha aperto a questa possibilità, impegnandosi ad assumere altre 15 unità non mediche più altre 5 mediche entro il 30 giugno. Inoltre, con i vertici di Pineta Grande è stato raggiunto un accordo per la partecipazione al 50% del personale non medico.

E, di più. Schiavone ha infine garantito i livelli occupazionali dei lavoratori restanti a Villa Esther fino al 31 dicembre.

Sembra essere arrivati a un punto di svolta per i dipendenti della struttura di San Tommaso.



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