ancora lunga la strada da percorrere. L’Irpinia ne è la prova – Corriere dell’Irpinia

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“Non possiamo abbassare la guardia. Mai come in questi ultimi mesi, l’Irpinia ha mostrato con chiarezza come non sia mai stata un’isola felice. Dai Processi come Aste Ok alle sparatorie che hanno caratterizzato il capoluogo, ci troviamo di fronte a segnali che restituiscono un quadro preoccupante degli equilibri esistenti tra i clan, con nuove forze che cercano di inserirsi nel panorama della criminalità locale. Le mafie sono più silenti ma ugualmente forti, presenti nei gangli istituzionali, delle amministrazioni e commerciali”. Lo sottolinea Davide Perrotta, alla guida di Libera Avellino, alla vigilia della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti della mafie che quest’anno farà tappa  il 21 marzo a Trapani, promossa da Libera e Avviso Pubblico. Una giornata, che coincide con il primo giorno di primavera e segna la volontà di rinnovare l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione. Si comincia giovedì 20 con una veglia di raccoglimento accanto ai familiari delle vittime, un momento di profonda riflessione e vicinanza. Venerdì 21, il corteo nazionale attraverserà le strade di Trapani, accompagnato da seminari tematici nel pomeriggio, che offriranno spunti di riflessione sulle sfide attuali nella lotta alla mafia.  “E’ una giornata che si carica quest’anno di un valore più forte – spiega Perrotta – poichè celebriamo i 30 anni di Libera, un traguardo importante, che sottolinea il ruolo cruciale svolto dall’associazione nel contrasto alle mafie e nella formazione delle nuove generazioni. La conferma arriva dall’impegno per la tutela dei beni confiscati alle mafie e riutilizzati socialmente, dai percorsi educativi nel mondo della scuola e nei luoghi informali; dall’impegno per tenere viva la memoria delle vittime innocenti, intese come persone a tuttotondo, e il percorso di accompagnamento ai loro familiari. Il dato di fatto è che le vittime crescono anno dopo anno. Libera vuole essere al fianco delle istanze di verità e giustizia delle loro famiglie”.

Spiega come “Erano circa 300 i nomi delle vittime innocenti letti in piazza del Campidoglio il 21 marzo 1996, durante la I Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Dopo trent’anni, l’elenco che leggeremo a Trapani il prossimo 21 marzo conta 1101 nomi. Centinaia e centinaia di storie, di cui siamo venuti a conoscenza grazie ai familiari delle vittime e a tanti cittadini e cittadine che, scavando nella storia dei propri territori, hanno contribuito a trasformarle in memoria collettiva. I nomi inseriti quest’anno in elenco sono 20, di cui 11 donne e 5 minori. Molte sono storie del passato, avvenute soprattutto tra gli anni ’80 e ’90 e riemerse dopo anni di oblio. Altre, invece, sono storie apprese dalla cronaca degli ultimi anni, a dimostrazione di come in alcuni territori le mafie continuino a sparare”.

Anche Avellino celebrerà la Giornata in ricordo delle vittime con una serie di appuntamenti nelle scuole del territorio che hanno aderito a Libera, accogliendo laboratori e proiezioni per sensibilizzare le nuove generazioni sulle modalità attraverso le quali le mafie agiscono sui territori. Perchè ciascuno faccia la propria parte. “Tantissime le scuole del territorio che hanno organizzato letture delle vittime delle mafie, a partire dalle storie di uomini e donne innocenti uccise semplicemente perchè erano nel posto sbagliato o per la loro lotta contro ogni forma di criminalità e corruzione. Quindi si collegheranno con la manifestazione di Trapani per ascoltare le parole di Don Ciotti”. Dal liceo Colletta al Mancini, dall’Ic Margherita-Da Vinci al liceo De Caprariis di Atripalda, dal liceo Imbriani al Convitto Colletta fino all’Ic di Serino, per citarne solo alcune.

Si sofferma sul dato restituito dal Rapporto di Legambiente che pone la Campania al terzo posto per gli ecoreati e al primo sul fronte rifiuti. Negativi anche i dati relativi al business della cementificazione: “E’ chiaro che in Irpinia parliamo di reati di minore gravità ma si tratta di dati che non sono accettabili. Ecco perchè ad aprile presenteremo delle proposte a Comune, Provincia e Regione che speriamo siano accolte”



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