Mal di vivere, sembra un’emergenza senza fine quella legata ai suicidi in Irpinia.Nella giornata di ieri, un uomo di 74 anni avrebbe messo fine alla sua vita gettandosi dal balcone della sua abitazione a Trevico, un gesto estremo che ha scosso profondamente la comunità locale.
Si tratta del settimo suicidio che si registra in provincia di Avellino nel giro di poco meno di tre settimane. Appena qualche giorno fa un 36enne di Serino è stato trovato impiccato nella sua abitazione di via Fontanelle. Un dramma che ha sconvolto i familiari e l’intera comunità serinese. E poche ore prima giorno un 46enne si era lanciato dal sesto piano del suo appartamento nel centro di Avellino , in via Piave. Un fatto avvenuto in pieno giorno.
L’emergenza suicidi rappresenta un problema sociale di portata significativa, che richiede una profonda riflessione e un’azione coordinata da parte delle istituzioni, degli operatori sanitari e della società civile. È fondamentale offrire sostegno e assistenza alle persone vulnerabili, cercando di prevenire questi atti disperati.
La provincia di Avellino e l’Irpinia nel suo complesso devono affrontare il “mal di vivere” con una combinazione di sensibilizzazione, educazione, assistenza psicologica e accesso a servizi di salute mentale. È necessario promuovere una maggiore consapevolezza sulla salute mentale e rimuovere il tabù che circonda il tema del suicidio, in modo che le persone che stanno lottando contro i propri demoni interiori possano sentirsi libere di chiedere aiuto senza timore di essere giudicate
Le cause di questo tragico gesto restano ancora sconosciute, ma i riflettori dovrebbero ora essere puntati sulla necessità di porre maggiore attenzione ai problemi del prossimo e di offrire un supporto adeguato a coloro che ne hanno bisogno. La prevenzione del suicidio e il sostegno alle persone in difficoltà emotive devono diventare priorità assolute per le istituzioni e per l’intera comunità.
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