Andria, Ginestra: “Giocheremo la partita a viso aperto, una vittoria con l’Avellino ci cambia la stagione”

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Si avvicina la sfida tra Fidelis Andria ed Avellino. Il neo tecnico della compagine pugliese Ciro Ginestra, subentrato pochi giorni fa al posto di Luigi Panarelli, nella conferenza stampa di presentazione in diretta su Telesveva, ha colto l’occasione per parlare della rosa a sua disposizione, proiettandosi poi al match di domenica contro la formazione allenata da mister Piero Braglia.

Quando arriva un nuovo allenatore le gerarchie si azzerano. L’organico a me piace, la squadra può e deve fare bene perché abbiamo tutte le potenzialità per farlo. Però si deve lavorare, devo conoscere tutti. Noi abbiamo tutte le intenzioni di fare bene, poi sarà il campo a dare le decisioni finali. Mi piace una squadra aggressiva e cattiva soprattutto in fase di non possesso. Dobbiamo avere identità e spirito. I moduli per me sono numeri, esistono dei principi. I giocatori si devono muovere nel campo e conta l’occupazione degli spazi. L’atteggiamento è positivo e la squadra ha voglia di lavorare. Non possiamo regalare niente, il margine di errore è pari allo zero”.

Sulla partita contro l’Avellino:Domenica giocheremo contro una squadra forte. Ci giocheremo la partita a viso aperto con tranquillità e serenità perché abbiamo bisogno di fare un risultato positivo. Naturalmente ad oggi affrontiamo una squadra che neanche lei ha fatto il campionato che si aspettava perché ha dei giocatori di assoluto livello ed è partita con altri obiettivi. Noi però non dobbiamo guardare l’avversario, dobbiamo guardare a noi stessi e dobbiamo cercare di fare punti. Una vittoria con l’Avellino ci cambia la stagione perché ci alza l’autostima. Sappiamo però che incontriamo una signora squadra, con un allenatore importante e con una piazza importante. Sappiamo che ci possono far male perché hanno giocatori importanti. Senza presunzione ci giochiamo la gara. Ben venga una partita così perché davanti al nostro pubblico abbiamo voglia di dimostrare che probabilmente fino ad oggi abbiamo fatto qualcosa in meno rispetto a quelle che sono le nostre possibilità”. 



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