Arriva dal segretario Flt Cgil Irpinia e Sannio Giuseppe Anzalone una dura nota sui mancati investimenti sulle infrastrutture in Irpinia. “Si parla tanto – scrive Anzalone – di investimenti, cambi di rotta, futuro, crescita delle aree interne, però, intanto, nulla di tutto questo avviene e chi continua a pagare le conseguenze, per il disagio e il mal servizio offerto, sono i lavoratori, studenti e pensionati, ovvero le fasce più deboli che ad oggi, purtroppo, continuano ad essere fortemente penalizzate! Attualmente nell’Irpinia e nel Sannio il trasporto pubblico non risulta essere una scelta ma una necessità e tale aspetto richiederebbe un’attenta analisi, entrando più nel merito delle criticità esistenti in questo settore, comunque, possiamo tranquillamente affermare che la rete infrastrutturale ferroviaria e stradale ad oggi è scadente e inefficiente (Raddoppio della Telesina, tangenziale della Lioni- Grottaminarda, completamento della Fortorina fino a San Bartolomeo in Galdo, ampliamento a 3 corsie del raccordo Avellino- Salerno, strada a scorrimento veloce Pianodardine – Paolise e collegamento autostradale Caserta – Benevento)”. Anzalone ricorda come si tratta di “Tutti progetti che vanno avanti a rilento, o addirittura pur con l’assegnazione delle risorse necessarie non sono mai partiti. Ed ecco, purtroppo, che in queste aree, crescita e sviluppo stentano ad approdare, in modo vertiginoso aumentano le disuguaglianze e la migrazione dei giovani. Il sistema richiede interventi per esaltare il valore sociale che assume il trasporto pubblico sul piano del diritto alla mobilità, garantendo a tutti, indistintamente, la possibilità di usufruirne. Bisogna ridurre i tempi di percorrenza e integrare tra loro la rete dei bus con quella ferroviaria e le nuove tipologie di trasporto alternative. Tanto è utile a caratterizzare il trasporto pubblico con l’offerta di una moltitudine di servizi, in maniera da diversificare l’offerta e creare un numero maggiore di soluzioni per soddisfare le esigenze di mobilità delle persone e la movimentazione delle merci, realizzando una gestione dei flussi più adeguata alle esigenze attuali e possibili future”.
Quindi si sofferma sulla sfida a cui è chiamata l’Irpinia”Altro tema è quello di creare un sistema di interconnessione tra le aree con le direttrici principali del trasporto ferroviario regionale ed interregionale, in previsione dell’ammodernamento della rete ferroviaria gestita da EAV, BENEVENTO – NAPOLI Via valle caudina, con l’arrivo della AV/AC Napoli-Bari e l’elettrificazione della linea BN-AV-SA, saranno di gran lunga ridotte le criticità attualmente presenti sulle tratte, sia in termini di comfort che di tempi di attraversamento. Insomma, saremo molto più vicini! Con un po’ di coraggio, idee, unioni e risorse mirate, si può davvero cambiare il volto dei territori attraverso il trasporto pubblico locale, valorizzando anche quello che è il patrimonio artistico, storico, culturale e gastronomico, ridando un ruolo di vera meta turistica della Campania all’Irpinia e al Sannio. Meno emissioni, meno sperpero, meno stress, più accessibilità, aumenterebbero in maniera decisiva la qualità della vita dei cittadini Sanniti e Irpini e di chi, per svariate ragioni, ci si reca. Consentirebbe inoltre, di rallentare quel depauperamento e fuga dei giovani che non per scelta ma per necessità si vedono costretti ad abbandonare la propria terra. Questioni come quelle delle Infrastrutture stradali, ferroviarie e servizi efficienti del TPL, sono diventate negli anni vero un macigno per intere generazioni, impoverendo territori già fragili, riducendo ulteriormente le opportunità occupazionali nelle Aree Interne”.
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