Lunga e articolata la replica del sindaco e della maggioranza consiliare alla polemica relativa l’utilizzo dei fondi zona rossa. La nota emessa parte dal ristoro ricevuto da Ariano Irpino per essere stata dichiarata “Zona rossa”. E quindi aveva ricevuto dal Ministero dell’Interno un finanziamento di 778 mila euro«per interventi di sostegno, di carattere economico e sociale a favore dei Comuni particolarmente colpiti dall’emergenza sanitaria». E quindi nella nota si ricorda che «su indicazione del Consiglio comunale quelle risorse sonostate utilizzate dalla Giunta per tre linee d’intervento: 200mila per la promozione e lo sviluppo del territorio, 500mila euro per il sostegno agli operatori economici mediante l’erogazione di contributi diretti e 78mila per il sociale e il sostegno alle condizioni di marginalità determinate dal Covid 19».
A questo punto si passa a spiegare nel dettaglio gli interventi effettuati. «Nell’ambito della promozione e sviluppo del territorio i fondi “Zona rossa” hanno finanziato finanzieranno un ampio palinsesto di iniziative: dall’apertura di nuovi locali per 140 mila euro, al osteggio a concerti, alle rassegne enogastronomiche, allo sport. E’ in questo ambito che è stato finanziato il concerto de “Lo stato sociale”. Una scelta settanta dalla volontà di regalare alla città e ai più giovani il famoso “concerto di piazza”. Opinabile la scelta del gruppo musicale ma resta sempre una scelta in linea con la norma». E quindi per la maggioranza non ci sono deviazioni nelle decisioni assunte. E poi si spiega meglio come «oltre l’Ottanta per cento delle risorse è stato destinatoi alle attività produttive che hanno subito danno economico da emergenza sanitaria , la restante parte al sociale ed alla promozione del territorio nel pieno rispetto di normativa e di vincoli di spesa. C’è chi oggi, in modo leggero e biasimevole vuol far passare un messaggio distorto sull’utilizzo dei fondi. Avremmo commesso un reato e quindi chi ci accusa dovrebbe correre a denunciare l’accaduto presso gli organi competenti».
E si aggiunge che in realtà si sarebbe restituito alla città la vivibilità di cui ha bisogno. E lo dimostrerebbero le zone della città piene di gente contenta di tanti eventi. «Mai avremmo pensato che si arrivasse al punto di speculare politicamente su un tema che è stato vissuto con sofferenza dalla comunità. «Prendiamo atto che la minoranza lacerata da scontri interni e divisioni ha abbracciato ormai la via della polemica sterile e dell’offesa come unico mezzo di sopravvivenza. Sta al buon senso del lettore – continua la nota – discernere tra chi fa seguire i fatti alle parole testimonianza ne siano i diversi cantieri aperti e il recupero del ruolo guida di Ariano e chi invece si ferma alle parole mistificatorie per mirare la credibilità e l’onorabilità di una amministrazione che ha la coscienza pulita e un passato cristallino. Noi lavoriamo per il futuro – conclude la maggioranza – altri per riabilitarsi ed apparire “nuovi” agli occhi della gente. Non è problema nostro, noi andiamo avanti». Insomma ad Ariano non esistono margini per una coesistenza pacifica tra gruppi consiliari.
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