Giovedi prossimo assemblea, a Pianodardine, dei lavoratori Asidep che, con i sindacati, decideranno se riprendere lo sciopero sospeso, la settimana scorsa, a seguito dell’incontro in Prefettura. Dove pensavano che si potesse raggiungere un accordo, trovare una soluzione per uscire da un fase di stallo. Invece niente.
Le cose sono rimaste al punto di partenza. Nonostante i richiami del prefetto di Avellino, dottoressa Paola Spena. Intanto stamattina,si sono visti i sindacati e i due curatori fallimentari del tribunale del capoluogo irpino. E, ancora in Prefettura, si può dire che l’incontro è terminato con un nulla di fatto. L’unica cosa ottenuta dai sindacati, anche grazie alla mediazione del viceprefetto Rosanna Gamerra, è stato un approfondimento, da fare insieme i legali di Irpiniambiente e Asi, in merito ad un affidamento diretto alla stessa società partecipata della provincia. Asi, da parte sua, in un precedente incontro, proprio a palazzo di Governo, era venuta meno ad alcuni accordi presi e poi ritirati.
Pasquale Pisano, presidente dell’Agenzia di sviluppo industriale, però si sta lasciando convincere della effettuazione dell’espletamento della gara europea, che significherebbe notevole assottigliamento della forza lavoro. Rimarrebbero, infatti, soltanto diciotto lavoratori della depurazione. Mentre “l’operazione affidamento” comprenderebbe, invece, la possibilità di evitare quei licenziamenti. Gli stessi curatori fallimentari, nella riunione di questa mattina, hanno ribadito che il prossimo trenta novembre arriverà invece il momento della sospensione dei 56 operai Asidep. “Fino ad allora- dice il segretario provinciale Uilm, Gaetano Altieri- abbiamo tempo per evitare i licenziamenti.
Anche oggi, i sindacati tutti insieme, hanno sottolineato che bisognerà assolutamente evitare una sciagura di carattere sociale”. Anche perché si avvicinerebbe un altro tipo di rischio.”Dal primo dicembre- continua, infatti, il sindacalista- resterebbe scoperta la depurazione. Chi la farebbe”?. Per questo, dopodomani si potrebbe decidere di aprire un nuovo fronte di protesta,”vogliamo essere ascoltati-aggiunge Altieri-“. Che spera nel prossimo incontro tra i legali di Asi e Asidep,” che possano venire incontro alle richieste che il sindacato ha fatto loro.Nostro unico obiettivo è quello di salvaguardare i posti di lavoro”.
Quello che sconcertac i sindacati, ma mica solo loro, è che la politica in questa provincia vuol mettere, se non le ha già messe, le mani su tutto.”Ma noi non molleremo- dice Gaetano Altieri-“. Fino a venire a capo ad una vicenda fatta di scatole cinesi.
Giancarlo Vitale
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