Asidep, riaperti gli impianti, ma i lavoratori sono fermi. Zaolino: una forzatura

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“Potrebbe essere denunciato, dicono i sindacati, per attività antisindacale”. Il presidente dell’Asi, Pasquale Pisano, perché è a lui che evidentemente si riferiscono, avrebbe fatto riaprire, in automatico, attraverso l’intervento di una società privata, gli impianti di depurazione delle aziende dei nuclei industriali.

Nonostante lo sciopero dei 54 dipendenti Asidep, stamattina, sia giunto a più di dieci giorni. Una forzatura che, secondo le organizzazioni sindacali, potrebbe arrecare altri, e altrettanto gravi, danni sia all’ambiente che alla salute dei cittadini. Le vasche aperte non più in accumulo ma, quindi, che funzionano in automatico.

“Un blitz e un abuso, quello di Pisano-aggiunge Giuseppe Zaolino, segretario provinciale della Fismic- che sta facendo giravolte incredibili. Soltanto ieri mattina, davanti al vice prefetto, assicurò che nel pomeriggio avrebbe presentato un nuovo piano con condizioni nuove (che riguardavano i posti di lavoro e gli stipendi arretrati). Niente di tutto questo è accaduto”.

Il segretario provinciale Fismic pensa che “sia arrivato alla disperazione, spinto anche dalla necessità di dare risposte agli imprenditori del cratere”. Intanto il prefetto, dottoressa Paola Spena, ha chiesto, ancora una volta, che Asi e Asidep si adoperino per corrispondere, agli operai, le mensilità arretrate. E che ai accelerino, con urgenza prioritaria, gli adempimenti per concludere il più rapidamente possibile la procedura concorsuale in atto. Infine ricorda a tutti gli attori interessati della vicenda Asidep, da Pisano alla Regione Campania, che bisogna scongiurare i rischi di danni all’ambiente e alla salute dei cittadini, che derivano dal bloccocdeglinimpianti della depurazione.

I lavoratori, dalla loro parte, ricordano che non torneranno al lavoro senza prima aver ricevuto le quattro spettanze arretrate e, quindi, senza nessuna risposta sul proprio futuro.

Sottolinea Zaolino:”L’idea del presidente Asi di riattivare gli impianti è una toppa peggiore del buco. La verità è che naviga a vista, è sprovvisto di idee e non sa come uscirne”. Lunedì si sentiranno, tutti i sindacati, per vedere se c’è la possibilità, con l’articolo 28, di denunciarlo per “attivita’ antisindacale”. E la settimana prossima, molto probabilmente, sarà ancora più aspra.


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