Asidep, Sirignano: vogliamo un soggetto unico per rifiuti e depurazione. Ritirare il bando? Vediamo… – IL CIRIACO

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L’obiettivo resta quello definito da una intesa generale che sta prendendo corpo nella serie di riunioni che si stanno susseguendo sia con le rappresentanze politiche sia con le parti tecniche. Asi e Provincia stanno lavorando per realizzare un soggetto interamente pubblico che si occupi di raccolta, smaltimento e, se tutto andrà per il verso giusto, anche della depurazione industriale. I due presidenti, Vincenzo Sirignano e Domenico Biancardi, ne hanno parlato e ne stanno parlando, ma sull’idea di fondo non ci sono divergenze di vedute. Il percorso, però, non è affatto semplice. Il bando per l’assegnazione del 49 per cento di Asidep (il Consorzio manterrà il 51) vale due milioni e settecentocinquantamila euro e scadrà il 20 giugno. Un bando al quale la Provincia non parteciperà: né direttamente (non potrebbe) né indirettamente ovvero attraverso la società Irpiniambiente che già si occupa del servizio di raccolta e smaltimento. Lo ha chiarito il Presidente Biancardi a margine del consiglio provinciale di ieri. E allora come si può scavalcare, o magari aggirare, l’ostacolo della gara? “Quello che fino ad ora è venuto chiaramente fuori – dice il Presidente dell’Asi Sirignano – è che siamo tutti d’accordo su,,a necessità di costruire un soggetto unico che si occupi del ciclo dei rifiuti e della depurazione”. Già, ma come? “Abbiamo già avuto alcuni incontri e nell’ultimo abbiamo deciso di aggiornarci alla prossima settimana insieme ai tecnici per capire come poter superare le difficoltà”. Sarebbe facile pensare al ritiro del bando, ma, ovviamente, la realtà è un’altra. “Non so se questo sia tecnicamente possibile – spiega Sirignano – si valuterà insieme ai tecnici ed ai legali”, ma la cosa non è semplice visto che il bando si trova sotto il controllo del Tribunale e rientra nella procedura di concordato a cui si è arrivati per evitare il fallimento dell’ex CGS. L’importo del bando servirà anche a ripianare la situazione debitoria del consorzio che si occupava della depurazione e i cui 80 dipendenti circa potrebbero essere assorbiti dal nuovo soggetto. E qui, però, si innestano i problemi di Irpiniambiente con i costi del personale oltre a quelli relativi alla mancanza dell’esperienza nel settore della depurazione (prevista dal bando) sulla quale però Sirignano è possibilista. “Non scommetterei sul fatto che la società sia priva dei requisiti richiesti dal bando, ma anche questi aspetti saranno chiariti nelle prossime riunioni a cominciare da quella in programma la prossima settimana”. Avanti tutta quindi con determinazione ma anche con tante incertezze.



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