Attori e comparse | Corriere dell’Irpinia

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Di Virgilio Iandiorio 

Quando mancava il quarto giocatore per la partita a tressette nel bar del paese, io mi proponevo agli amici impazienti di giocare la partita a carte. Poiché io, pur conoscendo le regole del gioco, non avevo mai partecipato a partite al bar, ricevevo un sorridente rifiuto dagli altri della comitiva. Non mi preoccupavo più di tanto, ma con calma ho cercato di capire perché di quell’amichevole rifiuto. I miei amici non volevano giocare a tressette con chi non è di provata esperienza in quel gioco e quindi è un novellino o un dilettante. Venendo ai giorni nostri, mi viene da paragonare la vita politica nei nostri paesi, ma anche oltre i loro confini, alla partita a tressette e agli amici che non volevano che vi prendessi parte perché non esperto e navigato nel gioco. Come prendere parte oggi ad una competizione politica, quando conosci bene i “giocatori” che non sono all’altezza del compito? E così si afferma l’astensionismo, le competizioni amministrative ridotte a un solo concorrente. Il gioco si fa interessante quando in lizza c’è qualcuno che sa bene “come si conduce il gioco”, e ti fa venire voglia di partecipare alla competizione. Ricordo che non molti anni fa, la nostra provincia esprimeva una classe politica a dir poco di ottimo livello. E Ciriaco De Mita era riuscito a mettere in campo una squadra che arrivò ai vertici dello stato in ministeri e partito. Ma non è solo questo il merito (le critiche naturalmente ci sono state, come pure gli errori) di un leader che aveva capito che si vince se con te hai una squadra competente e ben affiatata. In quegli anni aveva grande visibilità e seguito anche chi si opponeva in qualche modo a Ciriaco De Mita. Cosa strana, ma non troppo, sono stati proprio dei suoi oppositori dell’epoca a fare la fortuna politica loro grazie alla loro opposizione sbandierata in lungo e in largo. E così è accaduto che quanto più era potente il personaggio politico, che si voleva contestare, tanto più riceveva importanza in termini di notorietà e di voti l’oppositore, per convinzione o per calcolo, che si faceva avanti. Per una strana legge della politica, il grande personaggio protagonista sulla scena, mette in luce anche il ruolo delle comparse e di quelli che aspirano a diventare protagonisti, per i meriti degli altri. Ritorno alla mia esperienza di mancato giocatore di tressette. Perché ai giorni nostri mancando l’elemento di grande qualità politica, non viene la voglia di mettersi a competere con i giocatori di quarta serie (per rimanere nel campo calcistico). E’ come se il Napoli vincesse la partita con la squadra di un paesino di poche anime. Non avrebbe nessun merito, a meno che non sia andato a giocare per beneficenza e filantropia. Se mi chiedete i nomi dei rappresentanti della provincia nostra al parlamento, io confesso di non saperne nemmeno uno. E pensare che in passato si conoscevano i nostri rappresentanti politici per nome, cognome e luogo di nascita. Perché quei nomi esprimevano un programma, un’idea politica.


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