Avellino Basket, c’è una tendenza strana: da favorita più difficoltà

0
3


La sconfitta con Cento, rimediata sabato sera, così come altre nel corso di questa stagione, lascia l’amaro in bocca. L’Avellino Basket vince, d’altro canto 34 punti in classifica sarebbero stati difficili da raggiungere senza vittorie, e lo fa anche prendendosi le luci dei flash: tanti sono stati i successi che hanno portato alla ribalta i biancoverdi. Che hanno accresciuto le aspettative e l’importanza del club nel campionato di Serie A2.

Insomma, il roster di Crotti non è di certo nuovo a successi di valore, ed è proprio per questo motivo che gli insuccessi degli ultimi tempi perplimono. E non poco. Per modalità e aspettative iniziali.

Avellino Basket, un ottimo ambientamento ma qualche rimpianto

Avellino si è ambientata bene, anzi benissimo, alla categoria. Strabiliando, in lungo e in largo, molti addetti ai lavori e gran parte degli ambienti inerenti alla palla a spicchi. Ma l’ambientamento, naturalmente, svincola dall’esperienza. Che molte volte ha condizionato gli andamenti delle gare, così come i punteggi finali.

Sia chiaro: la stagione dei biancoverdi è memorabile, ma qualche accorgimento sembrerebbe pretenderlo anche coach Crotti. Il tecnico di Crema ha parlato in più riprese della necessità di compiere un salto di qualità. Non tecnico, ma mentale ed emotivo.

I biancoverdi soffrono squadre che, almeno sulla carta, partono sfavorite contro di loro. E in aggiunta, occupano posizioni di basso rilievo. Senza dubbio molti risultati di questo campionato ci hanno abituato a colpi di scena, ma sulla bilancia della stagione dell’Avellino Basket qualche rimpianto peserà.

Tanti alti, ma anche bassi: Avellino Basket nei panni de “la mucca sciocca”

Contestualizzando: Avellino vince contro Milano (quinta al momento dello scontro), Cividale (seconda), Verona (ottava), poi perde con Nardò (diciannovesima); vince con Brindisi, ma esce sconfitta con Vigevano (sedicesima); vince con Pesaro e Orzinuovi, combatte a pari livello con Udine, rivince con Milano, però crolla con Livorno (diciannovesima); vince con la Fortitudo e capitola con Cento (quindicesima).

Mikk Jurkatamm, in palleggio, nella sfida tra Livorno e Avellino Basket

Peccato. Un campionato con tanti alti, e alcuni bassi che lasciano, davvero, l’amaro in bocca. Lo stesso che Crotti aveva sabato sera in conferenza post-gara: “Spiace, facciamo come la mucca sciocca: prima fa il latte, poi dà un calcio al secchio. Tutte le volte che partiamo noi da favoriti, non riusciamo ad avere l’emotività giusta per queste partite”.

Per quanto la “sete di punti” – così l’aveva definita Crotti –, delle squadre in basso, ora è molto alta, quella dei biancoverdi non dovrebbe essere da meno.

Avellino, credi di più in te: alla ricerca di un obiettivo storico

La squadra irpina lotta per un obiettivo storico, i play-off sarebbero il giusto “premio” per dirigenza e staff. Un traguardo che sarebbe più che meritato: per l’organizzazione della stagione e le correlate scelte; per la bravura del proprio tecnico e per le qualità dei propri giocatori. E, ovviamente, per i tifosi che hanno ricominciato ad interessarsi alla pallacanestro avellinese. Sostenendo la squadra in qualunque occasione. Merito anche della serietà del progetto Avellino Basket.

La Brancata Irpina sugli spalti del PalaDelMauro

Tuttavia, per raggiungere quell’obiettivo, che non è più così tanto un sogno, bisognerà cercare di dare sempre di più. A 7 gare dal termine, Avellino è lì e non può considerarsi più una rivelazione: decimo posto in classifica, a 2 punti dal settimo posto che regalerebbe l’accesso diretto ai playoff senza passare dai play-in, e con una gara in meno.

Ora, più che mai: il branco dovrà stringersi e lottare, facendo leva anche su aspetti mentali ed emotivi che è giusto non vengano tralasciati. Per il proprio gruppo, e per una città intera tornata ad emozionarsi con la palla a spicchi, l’Avellino Basket deve credere di più in sé stessa.



Source link

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here