Domenica alle ore 17:30 l’Avellino sarà impegnato, nel quattordicesimo turno di campionato, in casa del Messina dell’ex Capuano. A presentare la gara ed a commentarne le insidie ci ha pensato, nella consueta conferenza stampa, il tecnico della formazione biancoverde Piero Braglia.
“Sappiamo che non è una partita facile, e sappiamo i loro problemi. Sarà una partita difficile, una squadra tosta con dei valori e con dei giocatori importanti. Noi siamo in un momento discreto, dobbiamo continuare a crescere. Andremo lì a fare la nostra gara con umiltà. Sappiamo come gioca Capuano e lui sa benissimo come giochiamo noi. Speriamo di continuare a fare le cose con continuità, motivazioni e cattiveria. Ci terrei a finire questo ciclo di partite in una certa maniera per dare soddisfazione ai ragazzi. Io ho cambiato tanti moduli, ma vado dietro a quello che ho in squadra. I giocatori forti devono giocare. Possiamo migliorare ancora tanto, ma speriamo che non succeda più niente. Il primo pericolo dell’Avellino è l’Avellino stesso. Quando entriamo in campo e pensiamo che sia una gara alla nostra portata, facilmente non la vinciamo o addirittura la perdiamo. È la testa che fa viaggiare il tutto. Mi auguro che i ragazzi abbiano capito che questo è un campionato dove loro possono fare molto bene, togliersi soddisfazione e riportare entusiasmo in questa piazza. In questo momento non vedo grande entusiasmo come presenze anche allo stadio. Se la squadra fa determinate cose lo stadio si riempie, noi in questo momento non gli stiamo dando quello che loro vogliono. Per un giocatore vedere lo stadio pieno è una delle cose più belle”.
Su Maniero: “Deve lavorare. Riccardo lo dimostra il gol che ha fatto che è un giocatore forte. Uno come lui che ha fatto una buona carriera in certe categorie, deve sapere quello che fa perché delle volte si lascia un po’ andare. A volte non capisce che fare sempre Napoli – Avellino tutti i giorni gli può creare un po’ problema. Si deve curare, è un bravo ragazzo. Ora cerchiamo di portarlo a un certo livello. Anche lui deve fare dei sacrifici. È partito un po’ in ritardo, se si mette a posto può darci una mano”.
Su Carriero: “Penso che dalla prossima settimana dovrebbe tornare in gruppo. Dovete parlare con i dottori”.
Su Sbraga: “Sono contento per lui. Sta facendo dei passi in avanti, non è più quello di inizio campionato. Sta acquisendo una buona condizione. Ci può dare una mano in questo momento. Se prima avevo dubbi nel metterlo, ora ci penso di meno“.
Su Bove: “Gioca meglio in una difesa a 4. Deve migliorare con i piedi. Ha un fisico importante, deve migliorare“.
Su Silvestri: “Ha dei controlli da fare. Ha cuore e non si tira mai indietro. Farà di tutto se gli daranno il permesso. La frattura era composta, però ha rischiato nel voler restare in campo. Però è un ragazzo che farà di tutto per esserci. Luigi è così“.
Sull’obiettivo primo posto dichiarato dal Presidente D’Agostino: “Questo è un organico da terzo posto in su. Lui dice da primo posto. Non è che ci aiuta molto quando dice così, perché poi la cosa arriva tutta o addosso a me o al direttore. Però lo posso capire, lui è il primo tifoso ed è normale che vorrebbe vederla sempre vincere e vuole veder vincere il campionato. Noi cercheremo di fare il possibile per fare il meglio che possiamo. Quando uno vuole vincere secondo me è meglio non dire niente, capisco il Presidente. Invece di dirlo noi cercheremo di farlo”.
Sul mercato: “Di queste cose ne dobbiamo sempre prima parlare tra di noi. Quando parlerò con il direttore, io gli dirò le mie opinioni su quello che manca in questa squadra. Io con Di Somma ci parlo quotidianamente, lui fa questo di lavoro e si inizia a guardare attorno. A me ancora non è stato chiesto nulla. Noi però abbiamo ancora 7 partite, mi sembra un po’ prematuro“.