Avellino, D’Agostino: “Biancolino, i tifosi senza biglietto, la trasferta a Potenza e una promessa…”

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A quattro giornate dalla fine del campionato, e con il primo posto agguantato, l’Avellino si prepara ad un finale di campionato incandescente. Trascinata dai propri tifosi, che hanno fatto registrare sold-out su sold-out negli ultimi impegni casalinghi, la squadra biancoverde è pronta a far di tutto per raggiungere l’obiettivo sperato.

Un traguardo da anni ricercato, anche grazie all’impegno del presidente: Angelo Antonio D’Agostino. Che è intervenuto ai microfoni di Radio Ufita, trattando varie tematiche di valore: soffermandosi sulla tensione pre-derby, passando per la scelta di Biancolino in panchina e la trasferta di Potenza con il Sorrento, fino ad arrivare a stilare una promessa in caso di obiettivo centrato.

Avellino-Benevento, alta tensione con gioia finale: le parole di D’Agostino

Si sa, Avellino-Benevento è una gara che porta con sé tante sensazioni. Una fra queste è senza dubbio la tensione. Che vivono i tifosi, ma soprattutto i protagonisti della storia. Considerando, poi, quello per cui sta lottando l’Avellino, la gara assumeva un valore ulteriore.

Le parole di D’Agostino sono l’emblema di una partita che, per il club irpino, valeva davvero tanto: “Non ho dormito: sia prima che dopo la gara. Prima della gara la preoccupazione era molta, la partita era molto sentita. In gioco c’era tantissimo. La gioia finale è stata enorme, come quella di tutto il popolo avellinese. È stato bellissimo, tutto: i tifosi; la coreografia; l’abbraccio finale. Credo sia ampiamente meritato, dopo tanti sacrifici anche noi ci stiamo prendendo le nostre soddisfazioni. Spero che sia la volta buona per arrivare a prenderci la Serie B e uscire da questa categoria”.

Raffaele Biancolino, D’Agostino: “Sa cosa vuol dire essere avellinese. Con lui dall’inizio, il campionato sarebbe già finito”

Confermato dopo l’esonero di Pazienza, Raffaele Biancolino è uno dei protagonisti di questa rincorsa al primo posto. Il mister dei biancoverdi si è rivelato l’uomo giusto per le ambizioni di questa piazza: capace di reggerne pressioni e alimentarne l’entusiasmo. Senza dimenticare, poi, i risultati calcistici che lo hanno portato ad essere, con 2.40 punti di media, il miglior tecnico in Italia per media punti.

Una scelta che, almeno per adesso, si è rivelata più che vincente. D’Agostino ne ha parlato così: “È stata una scelta oculata, non presa a caso. Raffaele è con noi da anni, sa cosa vuol dire essere avellinese. Conosce la piazza. Biancolino ha portato serenità, e grandi risultati fin da subito. L’anno scorso ha fatto una grande stagione vincendo il campionato Primavera. È stata una scelta perfetta. Poi, il suo andamento parla chiaro: se fossimo partiti con lui dall’inizio avremmo 10 punti in più sulla seconda. Il campionato sarebbe già finito“.

Sul gruppo venutosi a creare: “Il gruppo è la grande forza di questo club: ho fatto i complimenti a tutti. C’è un gruppo stupendo e unito. Quando si è seri sulle cose, i risultati arrivano.”

I tifosi senza biglietto, il patron dell’Avellino: “Non dipende da noi, non possiamo scavalcare tali regole”

D’Agostino si è poi soffermato sui limiti di capienza del Partenio-Lombardi, interrogato su una possibile soluzione per i tifosi rimasti senza biglietto: “Purtroppo è così. Dare il settore ospiti a loro? Non dipende assolutamente da noi. Ci atteniamo a cosa dice il GOS, ci sono norme di sicurezza. Quello è un settore che sarebbe potuto essere pieno: un altro migliaio di biglietti, ma non possiamo scavalcare tali regole“. 

Su Sorrento-Avellino, che si giocherà a Potenza, il presidente risponde così: “Un grande dispiacere. Mi sono impegnato direttamente sulla vicenda, ho parlato con i vertici della Lega Pro chiedendo se ci fosse possibilità di giocarla in campo neutro. Ma hanno negato questa possibilità: bisogna giocare nello stadio dove il club si è iscritto e ha indicato la sede. Avevamo già avuto la disponibilità del Frosinone, ma non è stato possibile. Si giocherà a Potenza“.

La promessa finale

La chiosa finale è una promessa: “Mancano 4 finali, bisogna essere forti come stiamo dimostrando, uniti e compatti e combattere fino all’ultima partita. Una promessa? L’abbiamo fatta due settimane fa: tutti insieme a Montevergine, a piedi. Speriamo di mantenerla“.



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