AVELLINO – Prove tecniche di centrodestra: da Iandoli e Romei arriva una prima apertura al tavolo di coalizione. La brutta prova offerta alle Amministrative appena concluse può rappresentare un punto di svolta, anzi, un’occasione per far riconquistare ai partiti il ruolo guida che è ormai stato completamente delegato al civismo. Ma è un civismo parziale: una buona metà degli elettori non è andata proprio a votare e si può dire quindi che chi ha vinto ha quindi conquistato “solo” il 26% degli elettori avellinesi. C’è un’autostrada di consenso da riacciuffare. E il centrodestra può anche contare sul fatto che è la terza volta di fila che gli elettori di Avellino hanno bocciato i partiti del centrosinistra: basterebbe fare almeno lo sforzo di presentarsi con i propri simboli.
Modestino Iandoli, che si era candidato a sindaco con la lista di Fratelli d’Italia, ha rilasciato alla nostra rivista settimanale cartacea Corriere dell’Irpinia alcune dichiarazioni che si possono rivelare interessanti per capire come proverà a riorganizzarsi il partito sul territorio. e di conseguenza come proverà a ripartire l’intero centrodestra avellinese. “Al momento non si è fatto vivo ancora nessuno dei partiti ti area” ha detto Iandoli riferendosi a Lega e Forza Italia. “Ma è evidente che c’è bisogno di rimettersi attorno ad un tavolo per ricostruire la coalizione”.
E a chi gli dice che c’è qualcuno che dice di aver fatto vincere il centrodestra alludendo alla coalizione del Patto Civico di Genovese che si è alleata in extremis al ballottaggio con la Nargi, risponde secco: “Non mi pare che nessuna delle forze che ha vinto le elezioni abbia detto di essere di centrodestra. Anzi, al contrario la Nargi ha ribadito di essere di centrosinistra. E nessuno del Patto Civico ha detto che quelle liste erano di centrodestra. Quindi è evidente che chi dice che ha vinto il centrodestra dice il falso”.
E vanno nella stessa direzione anche le dichiarazioni raccolte, sempre dalla nostra rivista (che sarà in edicola fino a venerdì prossimo) anche da Gennaro Romei (Udc), che però pone una condizione ben precisa al riavvio del tavolo del centrodestra: “Dovremo parlare solo con i partiti. Nessuna interlocuzione con sigle e associazioni varie. Il centrodestra avellinese si ricostruisce solo con i partiti. A questa tornata elettorale di partiti di centrodestra si è visto solo l’Udc, con il quale abbiamo presentato una lista e Fratelli d’Italia che candidava Modestino Iandoli”.