Avellino, la flop 5 del mercato di gennaio dal 2000 a oggi –

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I peggiori acquisti invernali del lupo dal 2000 a oggi

Il mercato di gennaio è per definizione un mercato di riparazione, di aggiustamenti, di piccole modifiche. Intervenire sull’organico a metà stagione può permettere ad una squadra di svoltare, ma può anche rivelarsi un errore. Insomma, anche a gennaio si può incappare in affari enormi o in flop colossali. L’Avellino spera che i nuovi arrivati possano rientrare nella prima categoria. In attesa di scoprirlo, vediamo quali sono stati invece i flop 5 acquisti del mercato di gennaio dei biancoverdi dal 2000 a oggi.

JONATHAN VIDALLÈ (2000-2001)

Acquistato per dare ulteriore linfa all’Avellino di Ammazzalorso, capace di inanellare 17 risultati utili consecutivi, l’attaccante argentino si rivela un autentico flop. Presentato come un potenziale Batistuta dei poveri, Vidallè finisce per segnare un solo gol, divorandosene sciaguratamente una decina. Proverbiale il coro dei tifosi: “E se segna Vidallè, vado a pere a Montevè”.

JOAO SILVA (2015-2016)

Un gol al Lanciano utile nella rincorsa salvezza, ma anche una serie lunghissima di prove insufficienti. Il flop del portoghese è d’altra parte racchiuso nelle aspettative che si erano create attorno al suo arrivo. Avellino aspettava l’erede di Trotta, eredità che Joao Silva non fu in grado di meritarsi.

BRYAN CABEZAS (2017-2018)

Presentato da Taccone come un possibile fenomeno, dopo una lunga telenovela, Cabezas arriva ad Avellino. Un assist con l’Empoli, poi la nuova fuga in patria. Del calciatore ammirato al sub-20 neanche l’ombra: una delusione totale.

LUIS ALFAGEME (2018-2019)

A proposito di tira e molla… L’Avellino gioca in D, vuole un attaccante di categoria superiore per rilanciarsi in classifica e dare entusiasmo all’ambiente. Musa strappa Alfageme alla Casertana, ma il suo apporto nella rimonta promozione dei lupi è pressoché nullo. Giocatore sul viale del tramonto, molto al di sotto dell (eccessive) aspettative.

TOMAS FEDERICO (2019-2020)

Arrivato in biancoverde per volere della Innovation Football, nel bel mezzo della tempesta societaria, l’argentino non è mai sceso in campo con la maglia del lupo. Nonostante i costi, nonostante le chiacchiere. Un’operazione davvero disastrosa sotto tutti i punti di vista.



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