Con il blitz di Trapani, l’Avellino di Biancolino ha messo un altro tassello importante alla sua operazione-rimonta, mandando un segnale forte a tutto il campionato. Vediamo insieme gli spunti più interessanti evidenziati nella trionfale serata del “Provinciale”.
Avellino, la sestina vincente del “Pitone”
La vittoria di Trapani ha permesso alla formazione biancoverde di mettere a referto il sesto successo consecutivo, con Biancolino che ha così staccato Pazienza (fermatosi a cinque successi di fila nella scorsa annata) e raggiunto Braglia (il tecnico toscano ne mise in fila sei nella stagione 2020-2021).
Il successo in terra siciliana è arrivato al termine di un’altra prestazione convincente da parte dei lupi, capaci di interpretare al meglio le singole fasi della gara e di colpire gli avversari al momento opportuno. L’unica pecca è stata quella del gol subito, arrivato per un piccolo calo di concentrazione che già si era evidenziato nella sfida con il Foggia di qualche settimana fa.
Per il resto solo note positive per una squadra che ha superato a pieni voti il primo vero esame di maturità della nuova gestione e che adesso può accomodarsi con tutta tranquillità in poltrona per godersi il resto della giornata e capire quale situazione di classifica (biancoverdi al momento secondi a 3 punti dalla capolista Benevento) emergerà al termine della stessa.
Le prime volte di Armellino e Gori
Spostando l’attenzione sui singoli, menzione per Armellino e Gori. Il capitano, dopo lo spezzone di gara giocato contro il Messina, ha collezionato la prima uscita da titolare con il “Pitone” in panchina.
Riportato al centro del villaggio (nel suo ruolo naturale di centrocampista davanti alla difesa), il numero 21 biancoverde ha sciorinato un’ottima prova, lasciandosi alle spalle gli affanni di inizio anno e sfiorando anche l’eurogol nella prima frazione di gioco.
Dopo averlo cercato insistentemente nell’ultimo periodo, ha finalmente ritrovato il gol Gori. Redan a parte – ma l’olandese ha avuto fin qui poche chance per esprimersi – l’ex Fiorentina era l’unico attaccante ancora a secco sotto la gestione Biancolino.
Il guizzo del “Provinciale” ha consentito al numero 35 dei lupi di rompere il tabù e di regalare nuove certezze ad un reparto, quello offensivo, che sta regalando tante soddisfazioni al “Pitone” Uno che di gol sicuramente se ne intende.
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