Avellino, l’allarme di Legambiente: «Nel capoluogo 5 sforamenti da PM10»

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Anno nuovo storia vecchia. Il 2023 inizia con gli sforamenti per Avellino. I valori Arpac pubblicati sul sito ufficiale della Regione Campania hanno consegnato un triste dato a tutta la provincia.

A denunciare con amarezza la situazione è il circolo Legambiente Avellino Alveare. «Tra il 1° e l’8 gennaio 2023 sono stati registrati già cinque sforamenti…quasi uno al giorno», spiega il presidente Antonio Di Gisi.

«Lo scorso anno, grazie alle condizioni metereologiche favorevoli e al poco freddo, non abbiamo superato il limite dei 35 sforamenti ma ci siamo andati vicini».
Nel 2022 infatti le due centraline Arpac sul territorio avellinese hanno registrato 29 giorni oltre le norme nazionali.

«Non si può e non si deve festeggiare di non aver superato i limiti di legge. La situazione resta grave e lo conferma l’inizio dell’anno. Attendiamo adesso la pubblicazione della media giornaliera delle polveri sottili presenti ogni giorno ad Avellino».

L’Arpac deve infatti ancora rendere note le informazioni sulla percentuale di Pm10 presenti ogni giorno in media nel capoluogo.
Nel 2021, rispetto al limite fissato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità di 15 microgrammi di Pm10 per metro cubo al giorno, ad Avellino ce ne sono stati circa 30. «È questo il vero dato che ci preoccupa!», continua il circolo ambientalista.

«In questi anni abbiamo dialogato con le istituzioni, ma ci vogliono delle azioni coraggiose. Con la rete AURA stiamo sempre di più raccogliendo i dati sulla qualità dell’aria nelle varie zone della Valle del Sabato», afferma Di Gisi.

«Adesso bisogna passare alle azioni concrete e portare i dati sugli sforamenti di Pm10 nell’aria al minimo possibile. Lo abbiamo sempre detto – conclude Legambiente Avellino – di mal’aria si muore e noi ci siamo stancati!»



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