Avellino, nuovo stadio: le posizioni di Nargi, Genovese e Gengaro

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Si avvicinano le elezioni amministrative per nominare il nuovo sindaco di Avellino. Le votazioni si terranno l’8 e il 9 giugno. Sette i candidati a indossare la fascia tricolore nel capoluogo irpino: Laura Nargi, Vittorio Bocciero, Aldo D’Andrea, Antonio Gengaro, Rino Genovese, Modestino Iandoli e Gennaro Romei. Esplicitate le posizioni di alcuni candidati sul nuovo stadio dell’Avellino.

Nargi a favore della nascita del nuovo Partenio-Lombardi

Vice sindaco nel corso dell’amministrazione Festa, Laura Nargi ha palesato la volontà continuare il percorso che poterebbe alla nascita del nuovo stadio Partenio-Lombardi, un progetto a firma dell’architetto Gino Zavanella, già “papà” dello Juventus Stadium di Torino, presentato nel 2021 in Comune e che deve superare gli ultimi step burocratici per arrivare alla posa della prima pietra. 

Genovese “Nuovo stadio? Non ci sono aree adeguate per ospitarlo”

A Il Mattino, Rino Genovese ha invece commentato: “Innanzitutto, mi auguro che l’Avellino vada prima in Serie B e poi in Serie A. Per affrontare queste categorie, è evidente, serve un nuovo stadio e mi auguro che a costruirlo sia chi ha le idee migliori. Immagino, ovviamente, una gara ad evidenza pubblica. Non nascondo, comunque, che sto studiando soluzioni alternative per costruire il nuovo stadio altrove, ma non mi sembra ci siano aree adeguate per ospitarlo“.

Gengaro: “Progetto nuovo stadio è una follia”

Antonio Gengaro è contrario alla nascita del nuovo stadio per come è stato concepito. A Irpinianews ha spiegato: “Il nuovo stadio è una follia. Io sono stato tra quelli che ha fatto intitolare il Partenio ad Adriano Lombardi, una bandiera, un mio amico e un esempio di sport, di rigore morale e di appartenenza alla maglia. Noi faremo un grande stadio ad Avellino, ma che sia soprattutto una “Cittadella del calcio”, una struttura sportiva meno centro commerciale più impianto sportivo, così come hanno fatto a Frosinone e Sassuolo a Cagliari a Bergamo. Quelli sono i modelli da seguire. Ne discuteremo con D’Agostino, perché è il nostro interesse fare tutto ciò di concerto con la proprietà dell’Avellino Calcio, a prescindere dal fatto che politicamente la pensiamo diversamente”.

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