Una bella boccata d’ossigeno. L’Avellino batte il Taranto e rialza la testa dopo l’amaro ko in Coppa e il brutto scivolone di Picerno. Chiariamo subito una cosa. Il punteggio è più luccicante di quanto visto in campo, ma ieri la cosa più importante era il risultato. In un colpo solo poi sono arrivati tanti gol e tante risposte importanti. I soliti guizzi di Russo, la freddezza di Trotta, la ritrovata leadership di Casarini (perno centrale della mediana a tre), il nuovo gol di Murano. Tanti ingredienti giusti al momento giusto. Con alcuni dati statistici a completare il quadro. L’Avellino per la prima volta in stagione ha segnato quattro reti in una gara ed ha finalmente ritrovato quel clean sheet (terzo complessivo, primo sotto la gestione Rastelli) che mancava da quasi due mesi (Marcone in Avellino-Potenza 2-0 dello scorso 1 ottobre).
Il tempo per festeggiare il ritorno alla vittoria, la prima casalinga per Rastelli dal suo ritorno, è poco. All’orizzonte un nuovo tour de force che porterà sulla strada dei lupi i derby contro Juve Stabia (mercoledì sera al Partenio-Lombardi) e Turris (domenica in casa dei corallini). Occasioni giuste per capire se quella contro il Taranto è stata gloria vera o effimera, con alcuni tabù da sfatare. Nei due precedenti derby campani (pareggio con la Gelbison, sconfitta con il Giugliano), i biancoverdi hanno portato a casa solo un punticino rimanendo a secco dal punto di vista realizzativo. Gol e vittorie gli obiettivi in cima alla lista. Per rimpolpare la fiducia e dare un’altra sistemata ad una classifica che adesso è meno inguardabile rispetto a quella di una settimana fa.