Big Mama sul palco del primo maggio con la sua energia travolgente: fallire è prezioso. Non mollate mai e credete nei vostri sogni

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“Credere nei propri sogni salva sempre”. Lo ricorda Big Mama, la bravissima Marianna Mammone, sul palco del primo maggio, nella cornice del Circo Massimo, capace di conquistare tutti con la sua carica di energia e la sua simpatia travolgente. A lei il compito di aprire il concertone, costretto a fare i conti con la pioggia, tanto da partire con ritardo rispetto alla tabella di marcia.  Introduce gli artisti, poi intona “Cento occhi” e “La rabbia non ti basta”. “La nostra generazione ha estremamente paura di ‘non farcela’ – sottolinea Big Mama -Siamo circondati da un mondo che ci porta a pensare che sbagliare non sia qualcosa di umano. I voti devono essere sempre alti e quando sbagli il tuo errore viene sottolineato e quell’errore si trasforma immediatamente in un forte senso di imbarazzo. Invece dobbiamo capire che il fallimento è qualcosa di prezioso” dice.

Ricorda di essersi esibita più volte davanti a piazze vuote, spiega che il fallimento “ti fa ragionare su quanto effettivamente tieni al tuo sogno, ti porta avere una forza interna che è fondamentale per prenderti ciò che ti spetta. Il desiderio di rivalsa. Il mio sentimento preferito. La passione per la musica è sempre stata troppo forte. Ricordatevi che sbagliare è umano, fallire è prezioso e insegna tantissimo. Sarà la vostra ambizione a muovere il mondo. Credere nei propri sogni salva”, conclude Bigmama.

“E’ un’emozione grandissima essere qui – sottolinea ai margini del concerto – Mandare messaggi è la prerogativa che mi propongo come artista. Essere qui di nuovo è fenomenale, il concertone dello scorso anno mi ha aiutato a spargere il mio verbo, a far sentire la mia voce. Saranno tanti i messaggi anche in questo primo maggio, capaci di arrivare diritti al cuore”. Al fianco di Big Mama, alla conduzione, Ermal Meta e Noemi, fino a comporre un trio irresistibile

I diritti del lavoro e la necessità di combattere per costruire una società più giusta tornano continuamente negli appelli degli artisti nel segno dello slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil, è “Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”. Tra i momenti più emozionanti quello in cui gli Ex-Otago hanno portato Elisa, una ragazza trans che in apertura dell’esibizione della band genovese ha letto il suo monologo. “Sono cresciuta in una società che non mi ha detto che potevo essere trans e poi mi ha fatto sentire sbagliata. Noi siamo stati bambini trans che non hanno avuto gli strumenti per comprendersi”, ha spiegato Elisa sottolineando che le persone trans hanno un tasso di disoccupazione doppio.


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