Bindi: applicare la Carta Costituzionale per vincere le disuguaglianze. Cattolici chiamati a un rinnovato impegno

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“Oggi, più che mai, siamo chiamati a salvare la Costituzione, ad applicarla nel rispetto del principio dell’uguaglianza, non certo a cambiarla. La sfida è piuttosto quella di rimuovere ogni ostacolo che impedisca la difesa della dignità dell’uomo”. A sottolinearlo l’ex ministro Rosy Bindi nel corso del convegno diocesano “Sguardi di speranza” presso l’hotel Incontro di Ariano, introdotta dal vescovo Sergio Melillo. “Il messaggio di speranza – spiega Bindi – nasce dalla richiesta di un rinnovato impegno della Chiesa e dei cristiani, in un tempo in cui bisogna affrontare sfide inedite, come quella legata all’aumento delle disuguaglianze, all’incapacità della politica e del diritto di governare processi mondiali e restituire un’anima al mondo”.

Spiega come “La politica ha bisogno dell’impegno di tutti i cittadini, a partire dai cristiani”. Sui problemi del Mezzogiorno chiarisce come “Ogni territorio ha i suoi problemi ma è evidente che il Mezzogiorno deve fare i conti con maggiori difficoltà. Decisivo diventa dunque l’impegno dei credenti nella storia”. Chiama i cattolici a fare la loro parte  “E’ tempo di riprendere la Carta Costituzionale come Vangelo laico che può guidarci nel nostro impegno di cattolici. Dobbiamo ricordarci che abbiamo un tesoro rappresentato dall’insegnamento di Gesù e Papa Francesco ma non possiamo certo andare verso il mondo convinti di possedere la verità, dobbiamo cercare la strada giusta, immaginando che la verità possa venire anche da altre persone, sempre nel rispetto della dignità dell’uomo”. E sulla polemica con Vannacci “Continuo a pensare che le sue idee siano sbagliate e ispirate all’ideologia fascista, mi ha risposto che per lui è un complimento, quindi devo immaginare si consideri un fascista”

A precedere l’incontro l’intervento di Monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Ionio, che ha posto l’accento sui rischi dell’autonomia differenziata, rischi che la stessa Bindi ha mostrato di condividere. Da Savino anche un messaggio forte di apertura da parte della Chiesa ai diritti degli ultimi, dal popolo lgbt a chi vive una condizione di disagio nel segno dell’inclusione

Rodolfo Picariello

 



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