Biodigestore a Chianche, il Comitato: aspettiamo atti ufficiali, ma non faremo sconti e ci sono già dei ricorsi – IL CIRIACO

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Questa mattina diversi organi di stampa hanno riportato notizie e indiscrezioni relative al lavoro della Commissione tecnico-scientifica istituita dall’ “ATO Rifiuti Avellino” con dovizia di dettagli attinenti il procedimento amministrativo interno ancora in corso, in particolare la classificazione provvisorio relativa ai comuni che avevano fatto la dichiarazione di interessi per ospitare il biodigestore. (LEGGI QUI LA NOTIZIA).

Le indiscrezioni sono state sostenute, tra l’altro, dallo stesso Presidente dell’”ATO Rifiuti Avellino” tant’è che nel suddetto servizio giornalistico lo stesso ha testualmente dichiarato che “mancano solo i dettagli – spiega il vertice ATO-, lunedì dovrebbe chiudersi la relazione dei tecnici. A seguire convocherò il consiglio che dovrà decidere in totale autonomia tenendo nella giusta considerazioni le indicazioni ” .

Ci sembra doveroso chiederci se questo modo di agire del vertice dell’ “ATO Rifiuti Avellino”, che è un Ente pubblico, sia rispettoso della normativa in materia di procedimento amministrativo, come l’aver voluto renderlo noto attraverso dichiarazioni personali, quando il senso di responsabilità avrebbe richiesto riservatezza e ufficialità affidandosi agli organismi e agli strumenti preposti alla comunicazione dell’Ente d’Ambito, nei modi e nei tempi previsti dalla legge.

Per ora, ovviamente, non entriamo nel merito delle conclusioni a cui è pervenuto il Comitato di studi preposto, limitandoci a precisare che valuteremo con la necessaria attenzione e obiettività le motivazioni tecniche, scientifiche ed economiche che avranno prodotto la classificazione proposta e sbandierata. Infatti alla Commissione è stato chiesto di attenersi rigorosamente ai parametri di una valutazione oggettiva e agli indicatori riportati nella deliberazione di incarico tralasciando ogni libera interpretazione non suffragata da comprovate fonti o atti tecnico-amministrativi.

Fa specie, però, vedere in questa commissione componenti che attraverso prese di posizioni pubbliche interviste, dichiarazioni e comunicazioni sui social, avevano in precedenza ampiamente fatto conoscere il proprio orientamento circa la localizzazione dell’impianto di trattamento dei rifiuti solidi organici in provincia di Avellino. Come è giusto ricordare che, al momento, rispetto all’eventuale localizzazione nel comune di Chianche pendono diversi ricorsi di giustizia amministrativa promossi da Comuni, dalla Provincia di Avellino , Associazioni regionali di categoria, tra l’altro con sentenze prossime alla scadenza.

Il Coordinamento, che raggruppa i Comuni dell’area D.O.C.G. del “Greco di Tufo” , i produttori di uve i vinificatori di tutta l’Irpinia, le principali organizzazioni provinciali e regionali,di categoria, importanti Associazioni nazionali medico – ambientali nonché del settore turistico ed eno-gastronomico, valuterà il tutto con scrupolosa obiettività impegnandosi, nel caso che ve ne fosse bisogno, a seguire tutte le strade istituzionali, di mobilitazione democratica e legali utili al raggiungimento dell’ obiettivo di evitare la realizzazione del biodigestore in quella che, a nostro avviso e di gran parte dell’opinione pubblica provinciale, la localizzazione più infelice che potesse ipotizzarsi per la nostra Provincia.

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