Bonus mobili: attenzione alla data della Scia, si rischia di dover rimborsare i soldi

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Il Bonus mobili permette un risparmio del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Attenzione, però, alla scadenza della SCIA. 

Cerchiamo di capire fino a quando la SCIA rimane valida per approfittare del Bonus mobili. Ci sono condizioni da rispettare in relazione agli interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Scadenza Scia per il Bonus Mobili (Ilciriaco.it)

Il Bonus mobili e grandi elettrodomestici prevede una detrazione IRPEF del 50% su un importo massimo di 5 mila euro nel 2024. I mobili e gli elettrodomestici dovranno essere destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Ogni spesa effettuata dovrà essere tracciabile e le fatture conservate. Possono accedere al beneficio i cittadini che entro il 31 dicembre 2024 compreranno letti, armadi, scrivanie, comodini, tavoli sedie, forni, lavatrici, asciugatrici (e così via). Ma c’è una condizione fondamentale.

Il richiedente dovrà aver realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello di acquisto dei beni. Solo per lavori avviati dopo il 1° gennaio 2023, dunque, si potrà richiedere il Bonus mobili 2024. E se la SCIA per la ristrutturazione fosse antecedente per un prorogarsi dei tempi di conclusione degli interventi?

Bonus mobili e SCIA: ci sono dei tempi tecnici da rispettare

Poniamo il caso di un cittadino che ha effettuato una SCIA nel 2019 per ristrutturare il proprio appartamento. A causa del prorogarsi dei lavori inizia ad acquistare mobili ed elettrodomestici nel 2024. Può richiedere il Bonus mobili? Come detto la misura spetta se gli interventi sono iniziati l’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.

Bonus mobili, quando deve essere stata aperta la SCIA?
Le condizioni per richiedere il Bonus mobili 2024 (Ilciriaco.it)

Una SCIA aperta può cambiare le cose? Prendiamo il riferimento normativo numero 63/2013, articolo 16 con modifiche nel 2021. Il Bonus mobili, si legge, spetta esclusivamente in presenza di ristrutturazione edilizia agevolata a condizione che i lavori di recupero del patrimonio edilizio siano avviati a partire dal primo gennaio dell’anno precedente a quello di acquisto di mobili ed elettrodomestici. Non rispettando l’annualità viene da sé che la detrazione non sarà ottenibile.

Anche l’Agenzia delle Entrate sottolinea la condizione nella Guida sul Bonus mobili. I lavori su singole unità immobiliari residenziali o sulle parti comuni di edifici residenziali dovranno essere iniziati dal 1° gennaio dell’anno precedente – 2023 – rispetto l’anno in cui si comprano i beni – 2024. Nessuna possibilità, dunque, per chi ha iniziato precedentemente al 2023 i lavori di ristrutturazione di avere accesso nell’anno in corso al Bonus mobili. Non ci sono eccezioni per poter usufruire della detrazione del 50% su una spesa massima di 5 mila euro (limite che, ricordiamo, è stato abbassato da 8 mila a 5 mila euro nel 2024 dalla Legge di Bilancio).



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