Di Rodolfo Picariello
Ariano – Il presidente del Consiglio comunale arianese Luca Orsogna interviene sulla vicenda dell’impianto di compostaggio di cui aveva parlato ieri l’ex sindaco Mimmo Gambacorta. «Nel 2015 il Comune di Ariano fa un avviso per assegnare lotti senza prevedere limitazioni o esclusioni per insediamenti di trattamento di rifiuti». E Orsogna parte da questo per replicare a Gambacorta: «A causa di questo errore, compiuto dai grandi amministratori del passato, una società che vorrebbe fare compostaggio si è aggiudicata dei lotti Pip, ricorrendo al Consiglio di Stato. Chi ha commesso errore, grida oggi allo scandalo e si invoca la mobilitazione generale nel maldestro tentativo di addossare le proprie colpe su chi oggi amministra la città. Questa amministrazione si opporrà in tutti i nodi al rilascio di eventuali autorizzazioni regionali. Per farlo – conclude Orsogna – occorrerà attendere l’avvio del relativo procedimento ( non ancora iniziato) ma soprattutto evitare come la peste i consigli dei grandi scienziati che hanno condotto Ariano in questa situazione non semplice».
Si riscalda l’ambiente nella città del tricolle e ancora una volta su impianti di compostaggio.
L’ex sindaco ed ex Presidente della Provincia, Mimmo Gambacorta che aveva sollevato la questione del compostaggio in un’area del Pip, letto la replica proveniente dalla maggioranza consiliare arianese, precisa: «Lo avevo anticipato ieri, la colpa era di quelli di prima. Ma certi toni e certe volgarità dimostrano che qualcuno ha la coda di paglia. Se qualcuno studiasse di più – continua Gambacorta – saprebbe che a Buccino, in provincia di Salerno, il Consiglio comunale ha approvato una variante al Puc stabilendo che nella zona industriale fossero ammessi esclusivamente insediamenti agroalimentari. A Novembre 2024 la Regione Campania, applicando il codice dell’Ambiente , ha autorizzato l’impianto i compostaggio in variante ex legge della destinazione agroidustriale – alimentare della zona Asi di Buccino.
Quindi, prima di scrivere sciocchezze – continua Gambacorta – qualcuno si informasse meglio saprebbe che limitazioni sulle destinazioni d’uso non servono a nulla».