Un brutto Avellino lascia il passo al Catania: al Partenio-Lombardi i biancoverdi perdono 1-2, ma vista la prestazione incolore è un risultato che pesa come un macigno (QUI IL RACCONTO).
Non è chiaramente soddisfatto della prestazione della propria squadra il tecnico degli irpini Piero Braglia.
Queste le sue parole al termine del match ai microfoni di Prima Tivvù: “Abbiamo giocato con un solo centrocampista, Marco Silvestri l’abbiamo recuperato e dovuto mettere subito in campo. Non possono mancare insieme D’Angelo e Aloi. Poi se giochi con squadre quadrate… E in tutto questo abbiam preso anche gol con un’autorete. In questo campionato stiamo pagando cose non nostre: col Catanzaro ne mancavano 8, oggi 8-9. Ma se le regole son queste c’è poco da fare: girano le palle però, giusto per essere chiari. Salvo l’impegno: non abbiamo fatto come eravamo abituati prima di tutto questo casino. C’è la volontà, voglia di fare, ma tanti giocatori erano fuori ruolo. Son tutte considerazioni che in una partita pesano“.
Buono l’ingresso di Maniero: “Non è che bisogna discuterlo: come gli altri ragazzi è forte, in gamba, ma i nostri problemi sono ovunque meno che in attacco. Dobbiamo recuperarli e anche metterli in condizioni, visto che c’è gente che stanno fermi 10-12-15 giorni. Negli ultimi 20 giorni in cui non abbiamo giocato abbiam fatto 6 contro 6, 6 contro 7, non abbiam fatto una mazza. Poi davanti avevamo una squadra esperta. Ho sempre il terrore di questi tamponi: per me è un film, veramente iniziano a dar noia anche a livello nervoso, di concentrazione, l’abbiam fatto anche stamattina, ormai non li conto nemmeno più. Così è difficile anche per i ragazzi, si pensa a tutto meno che della partita. E non sono alibi, perché degli alibi non mi frega nulla, so che abbiamo fatto male. Nikolic? E’ un 2001, almeno ci ha messo impegno e non ha paura di giocare“.
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