Bruxismo: che cos’è quali sono le cause, come si cura

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Il bruxismo consiste nel digrignamento notturno e talvolta diurno delle mandibole. Ne abbiamo parlato con un esperto per mettere a fuoco diagnosi e cure

di Maria Santoro

Ansia e stress possono essere le principali cause del bruxismo, un fenomeno in espansione che consiste nel digrignamento notturno e talvolta diurno delle mandibole. Secondo le stime, in Italia ne soffrono 15-18 milioni di persone e dai dati sappiamo che il bruxismo riguarda anche i bambini e gli adolescenti. Per saperne di più ne abbiamo parlato con il dott. Virginio Bobba, odontoiatra e segretario culturale dell’ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani).

Come si diagnostica il bruxismo

Se al mattino vi alzate con il mal di testa, dolori cervicali, rumori all’orecchio e stanchezza, potreste soffrire di bruxismo, come pure se avete sviluppato ipersensibilità dei denti ai cibi molto caldi e freddi. Tra i sintomi anche vertigini, dolori all’orecchio e acufeni. L’unico modo per accertare la patologia è prenotare una visita accurata dallo specialista, verificando usura e lesioni alla dentatura.

Quali sono le cause

In passato si attribuiva la genesi del bruxismo alla malocclusione dentale (quando i denti dell’arcata superiore non sono perfettamente allineati con i denti dell’arcata inferiore).

Oggi, invece, le ricerche scientifiche ascrivono l’origine del bruxismo a fattori psicologici e neurologici legati al sonno. Inoltre il bruxismo può manifestarsi tra i giovani in seguito all’assunzione di droghe sintetiche e può svilupparsi come effetto secondario della competizione sportiva.

Il bruxismo è strettamente connesso anche con lo stress, gli stati ansiosi e la depressione. Anche i farmaci, specie i neurolettici (antipsicotici) e antidepressivi possono favorire il bruxismo.

Le conseguenze del bruxismo

Il bruxismo può determinare piccole lesioni dello smalto, causate dalla pressione alla frattura dei denti e delle protesi. Inoltre, le continue sollecitazioni e sfregamenti si ripercuotono sulla struttura ossea e sulle gengive.

Il bruxismo causa spesso affaticamento e dolore alla muscolatura masticatoria che si estende al collo e alle spalle provocando cefalea e dolori facciali. Il disturbo non si manifesta soltanto durante la notte ma anche nelle ore di veglia chi ne soffre può involontariamente digrignare i denti o serrare le mandibole.

Come si cura il bruxismo

L’odontoiatra prescrive una “placca masticatoria” mobile personalizzata, il bite. Questo dispositivo ha una funzione protettiva: evita il contatto tra le cuspidi dei denti, migliora la posizione della mandibola, l’attività dei muscoli e delle articolazioni facciali. Talvolta, per favorire il sonno, il medico può prescrivere (e monitorare costantemente) dei tranquillanti, mentre per gestire il dolore e la tensione muscolare, suggerire analgesici, antinfiammatori e miorilassanti.

Lo specialista può consigliare anche colloqui di supporto per individuare le fonti dello stress, e la pratica di attività sportiva, in particolare yoga, pilates e stretching.

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