Buona la prima per “Enorme”, il piccolo salone del vino al castello di Grottaminarda

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Grottaminarda – Buona la prima. 550 ingressi, 280 posti letto prenotati. La giornata di apertura di”Enorme”, il piccolo salone del vino artigianale, ospitato nel maniero d’Aquino della cittadina ufitana ha portato ottimi risultati. Produttori e vignaioli della provincia di Avellino e Benevento,  e del resto della penisola, oltre ai due provenienti da Francia e Spagna, che sono i custodi di una agricoltura pulita, eco sostenibile e pulita. Produzioni vitivinicole senza inganno, ma anche portatori di tradizione e bellezza artigianale. Ma hanno fatto conoscere, anche il sapore delle proprie coltivazioni, perché questa terra di confine tra Irpinia e Sannio potrebbe ancora essere esplorata a fondo. Di questa prima giornata ne parliamo con Roberto De Filippis che, come dice la sua pagina social di Fabook, è ” oste presso l’osteria La Posta” di Grottaminarda.

“Enorme vuol dire che non siamo grandi ma che, da subito, abbiamo provato a ragionare per portarlo alla dimensione del reale e scoprire che uno spazio c’è, è vivo, ma a cui non veniva mai data la giusta luce. Con i vignaioli abbiamo ragionato in maniera quasi sentimentale, come movimento,  quello di piccoli produttori che vengono qui a riconoscere a chi in questi anni ha lavorato su questo fronte.  Ci sono cantine storiche, un gruppo molto eterogeneo che da quattro mesi sta lavorando a questo evento. Credo che, oggi, sia una bella giornata per Grottaminarda”. Ma non è che si è sempre sbagliato a capire di quale tipo di sviluppo ha bisogno questo territorio?

” Di questo ne abbiamo parlato con i produttori delle aree interne. Quest’ultime, negli anni hanno subito secondo me manovre di sviluppo totalmente sbagliate. L’unico finanziamento strutturale,  forse, è stato quello della legge 219. L’agricoltura ha riguardato la parte massiva, gli artigiani sono sempre stati lasciati indietro. Oggi, qui, c’è un lavoro indipendente e tanto sacrificio di chi è riuscito ad arrivare ad un livello alto. Quelli che vedi esportano in tutto il mondo, la ricerca e la nicchia pagano quando diventano qualità e sinonimo di rispetto del territorio. Sono una specie di presidio. Questo è il territorio delle prime tre Docg del Sud Italia, ma prima era difficilmente presoin considerazione. Quello di oggi è un piccolo passo. Proveremo a mantenerlo”.

Allora quello di cui stiamo parlando è un territorio più agricolo o industriale?

” Non so se l’agricoltura riuscirebbe a mantenere il fabbisogno delle famiglie. Sicuramente c’è bisogno di uno sviluppo che preveda entrambe le fasi. Gli scorsi anni 80 hanno giocato un ruolo forte, sono stati una sorta di cancellazione culturale e di sviluppo, quando ci hanno fatto vergognare di essere contadini e di metterci alle spalle quel mondo. Oggi, invece è un settore che va bene, ha creato imprenditori,  partite Iva. Tutto quello che è stato pensato in quegli anni oggi quasi non esiste più e non si regge più. C’è una inversione di tendenza. Ci sono alcune aziende irpine che si sono riavvicinare all’agricoltura di qualità, al biologico, alla agricoltura tradizionale. E persone che sono andate via per laurearsi hanno poi preferito la”restanza”, sono tornate a casa.Lo spazio c’è,  dipende da come lo crei. Come per lo spazio commerciale, perché si campa soprattutto di quello. Tutto ha un senso”.

Quanto lavoro c’è dietro a tutto questo?

“La pandemia,ci ha bloccati, ma Enorme lo avevamo pensato già prima. È stato un lavoro di sinergia con le attività produttive della provincia di Avellino e Benevento. Gente che, da anni, girava insieme in fiere internazionali e sentiva l’esigenza di portare, nel proprio territorio,  quello che vedeva in giro, senza emulare e tenendo sempre i piedi ben piantati per terra. Un buon lavoro, è l’amministrazione comunale di Grottaminarda ha subito capito la bontà dell’evento. Il resto è stato totalmente indipendente, gli organizzatori e i vignaioli si sono autotassati. Con questa edizione certamente non ci arricchiremo, tutto quello che si incassera’ sarà ridestinato in questa chiave. Sperando in un appuntamento fisso che proverà a crescere e portare sempre più produttori”. Domani la seconda, e ultima giornata di Enorme.

Giancarlo Vitale


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