Buonopane: sicurezza sulle strade, zero fondi. Spero che la Provincia riacquisti le sue funzioni di un tempo

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AVELLINO- Toccante la testimonianza di Angela Buanni, quando ha raccontato il suo dramma di madre di una vittima di incidente stradale: storie che segnano la vita di chi resta, per sempre, e che dovrebbero essere di monito, per quanti si mettono sulla strada, e per coloro che ne curano la gestione. La sicurezza, un tema ampio, complesso, difficile da affrontare, come è spesso difficile individuare le responsabilità, in caso di tragedia. Se ne è parlato oggi al circolo della Stampa. Di fatto, fare rete, anche in questo caso, è il modo per affrontare la questione nel quotidiano, e in prospettiva. E’ il senso delle discussioni emerse nell’incontro organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Campania assieme all’Anas, e moderato da Chiara Biggi, dell’ufficio stampa di Anas Campania e Basilicata, alla presenza, tra gli altri, del presidente dell’Ordine giornalisti, Ottavio Lucarelli, di Nicola Montesano, responsabile Anas Campania, che ha fornito una dettagliata relazione tecnica, e di Valentino Mariniello, vice Questore della Polizia di Stato.

Il presidente della Provincia di Avellino e sindaco di Montella, Rizieri Buonopane, ha ribadito la complessità del tema in questione, partendo da quella che considera «la sciagurata riforma delle Province», perchè, ha ricordato, «l’ente non ha fondi per gestire la rete viaria nella sua interezza, e molto spesso riprogrammiamo gli interventi rispetto a quello che accade, alle priorità del momento. E’ triste dirlo, ma questo accade. Dispiace poi, lo dico da amministratore di un paese delle aree interne del Sud, che rispetto agli obiettivi 2030, viene meno la grande opportunità del Pnrr. L’Europa dice che bisogna ridurre gli investimenti sulle strada. Bene, ma ci sono realtà come questa irpina dove l’unica modalità di collegamento è proprio su strada. Anche questo ci impedisce di fare interventi importanti – ha continuato a spiegare Buonopane – Abbiamo quindi colto opportunità fuori dal Pnrr, ad esempio per rompere l’isolamento della Valle Caudina con l’ asse attrezzato, o ricorrendo al Piano di interventi dopo il crollo del ponte Morandi. Stiamo potenziando queste strutture, partendo da ponte Massaro, e sempre per priorità. Per questo continuo a sperare che la Provincia possa tornare alle sue funzioni originarie per ottenere le risorse con cui investire sulla viabilità e sulla sicurezza».



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