“La sfida è quella di allargare lo sguardo, abbracciando la Danimarca dopo l’esplorazione degli universi artistici di Cina e Germania, portando alla luce i valori di questa piccola realtà dell’Europa, a partire da una produzione in larga parte inedita”. Spiega così il curatore Andrea Del Guercio l’idea da cui nasce Caleidoscopio Danimarca inaugurata ieri al Carcere Borbonico, frutto della sinergia tra l’Associazione MontoroContemporanea e l’Associazione Culturale Italo-Danese DIAA, con il patrocinio dell’Ambasciata danese a Roma, l’Accademia di Danimarca e l’Istituto Italiano di Cultura a Copenaghen, e la collaborazione dei Musei Jorn e Heerup e delle Fondazioni Knudhøjgård e Jorck, nasce l’evento di rilevanza internazionale “Caleidoscopio Danimarca’’. La mostra è un omaggio a tre grandi personalità che hanno dato lustro al panorama artistico danese, il pittore Asger Jorn (1914-1973), il pittore, grafico e scultore Henry Heerup (1907-1993) e lo scultore Jorgen Haugen Sorensen (1934-2021). Sedici gli artisti presenti con le loro opere: Agnete Brinch, Nathalie Cohn, Anne Floche, Esben Klemann, Soren Krag, Finn Have, Mads Rafte Hein, Jeanette Hillig, Rene` Holm, Johanne Rude Lindegaard, Maiken Lindhardt, Felix Pedersen, Steen Rasmussen, Nicolas Steiner, Marianne Thygesen e Laila Westergaard. “Uno sguardo che trova – prosegue Del Guercio – la sua traccia fondamentale nell’espressionismo che caratterizza alla fine del secolo scorso tutto il Nord Europa. La figura preminente è quella di Asger Jorn, tra i massimi artisti danesi, che ripropone valori iconografici e cromatici attraverso i quali Italia e Danimarca interagiscono, a partire dalla relazione tra l’interiorità dell’artista e la materia pittorica”. Sottolinea come “Oggi siamo tutti parte di un universo globale, è chiaro che non serve a nulla difendere feudi e territori, di qui la necessità del confronto con territori altri”. Un’esplorazione, quella di Del Guercio, partita dalla riscoperta di stamperie, botteghe e atelier diffuse sul territorio europeo
Gerardo Fiore, ideatore di Montoro Contemporanea, spiega come “La speranza è quella che il progetto Caleidoscopio possa diventare una rassegna consolidata, capace di accompagnarci alla scoperta di universi artistici sempre nuovi, al di là di mode e tendenze”. Giovanni Gaita , vicesindaco di Montoro, pone l’accento sulla sinergia tra Montoro e Avellino “Siamo convinti che possa produrre effetti positivi, innescando un circolo virtuoso. Oggi inaugureremo alla Pinacoteca di Montoro un’appendice di questa mostra sempre nel segno della Danimarca”
Giovanna Silvestri, coordinatrice del progetto, sottolinea la capacità della mostra di stabilire un equilibrio “tra tra la comunità artistica e il mondo che ci circonda, l’esposizione entra nella rassegna ‘Un anno di mostre al Museo Irpino’ con cui da due anni il Museo si è aperto a nuova fase. Un progetto importante promosso dalla Provincia di Avellino che si avvale della collaborazione di gallerie, artisti con l’obiettivo di valorizzare l’immenso patrimonio museale”
Charlotte Steiner dell’associazione italodanese, che ha promosso la mostra si sofferma sul legame forte tra Italia e Danimarca ” Siamo abituati a portare artisti italiani in Danimarca, questa volta abbiamo proposto all’attenzione del pubblico italiano tre grandi artisti danesi e sedici artisti contemporanei, ciascuno con un proprio stile, nel segno di una varietà di materiali, dalla pittura alla ceramica. Ciascuno ha un proprio stile personale, dalla figurazione all’informale ma è chiaro che risente anche dell’influenza della cultura nordica”
La mostra sarà visitabile fino al 30 novembre 2024, dal martedì al sabato dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00 (chiusa nelle giornate di domenica e lunedì).