Cambio al vertice al comando provinciale della guardia di finanza di Aavellino. Nella giornata di oggi, il comando provinciale della Guardia di Finanza di Avellino ha dato il benvenuto a un nuovo dirigente, il colonnello Leonardo Erre, che succede al colonnello Salvatore Minale. Proveniente dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Trieste, Erre prende il posto di Minale, che ha concluso un mandato di quasi tre anni durante il quale ha ottenuto risultati significativi nella lotta alla criminalità economica e finanziaria.
“Sono stati tre anni ricchi di soddisfazioni,” ha dichiarato Minale, che proseguirà la sua carriera assumendo l’incarico di Capo di Stato Maggiore per la direzione regionale del Molise. “Abbiamo sequestrato 1,7 miliardi in crediti legati al Superbonus, oltre a 25 milioni di kg di cocaina in diverse operazioni. Ma non solo: la collaborazione con Procura, Agenzia delle Entrate e Prefettura è stata cruciale per il successo delle nostre attività”.Sotto la guida di Minale, il comando provinciale di Avellino ha consolidato relazioni istituzionali che hanno permesso di potenziare l’efficacia delle operazioni contro le frodi fiscali e le infiltrazioni criminali legate ai fondi del PNRR.
Il nuovo comandante, il colonnello Leonardo Erre, originario di Amelia, porta con sé una lunga esperienza maturata in ruoli operativi e di staff presso il comando generale e il Ministero dell’Economia. Negli ultimi anni ha diretto con successo il nucleo di polizia economico-finanziaria di Trieste, dove ha coordinato una delle operazioni antidroga più rilevanti a livello europeo, con il sequestro di 4,5 tonnellate di cocai
il neo comandante ha inoltre sottolineato l’importanza di contrastare la lotta al traffico di stupefacenti, una delle piaghe che colpiscono anche il territorio irpino. “Intercettare carichi di droga significa sottrarre profitti illeciti alle organizzazioni criminali, impedendo che questi vengano reinvestiti nell’economia legale. La mia esperienza sarà al servizio della comunità per combattere questo fenomeno e tutelare l’economia sana”.