Cammino di Guglielmo, da Montevergine alla Grotta di San Michele di Tufo

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Nuova tappa, da Montevergine a Tufo, per il Cammino di San Guglielmo. E’ l’appuntamento in programma il 9 novembre, frutto della collaborazione del ‘Cammino di Guglielmo’ con Club Alpino Italiano, Touring Club Italiano / CdT paesi d’Irpinia,  Irpinia 7x, Info-Irpinia, Irpinia Trekking, Irpiniavventura, Ass.ne Castellarte, Proloco di Mercogliano, Viandanti di Montevergine, Proloco Vallesaccarda.

Si parte da Mercogliano, alle 8, con la prima corsa della Funicolare alle 8.30. Quindi, ci si ritroverà alle ore 9 nell’Abbazia di Montevergine, per una breve visita e benedizione da parte dei padri Benedettini con l’apposizione del timbro di partenza sulle Credenziali

Partendo a piedi dall’Abbazia (alle ore 10 circa) e percorrendo in discesa il sentiero storico del pellegrinaggio della “Juta a Montevergine”, si giungerà nel centro storico di Ospedaletto d’Alpinolo a m. 725 slm. In programma una sosta presso la millenaria cappellina rupestre della Madonna dove ci si potrà sedere sul trono (o sedia) ricavata nella roccia. Dal centro di Ospedaletto, dove sarà donato ai camminatori il ‘SACCHETTO DI SAN GUGLIELMO“, si proseguirà lungo il sentiero “Niespolo” (terra battuta) per giungere in prossimità di Summonte  e poi di S. Angelo a Scala dove, sulla parte montana, si potranno visitare i resti dell’antica chiesa di S. Silvestro. Il percorso continuerà attraversando il centro abitato di Grottolella per giungere -dopo un lungo tratto attraverso antichi noceti, in leggera discesa- all’arrivo della prima tappa, a Tufo presso la Grotta dell’Arcangelo Michele a m. 222 slm. Si tratta di un antro naturale attraversato anticamente da un torrente dalle acque lattiginose, ritenute miracolose, comunque salvifiche per i trattamenti terapeutici, considerata la loro natura calcareo-solfurea. Con l’avvento del cristianesimo e la conseguente conversione dei Longobardi, fu dedicata a San Michele Arcangelo, loro protettore, utilizzandola come ritrovo di preghiera e fonte battesimale. Nel Medioevo, fino a tutto il secolo XIX, fu un eremitario luogo temporaneo di conservazione delle reliquie dei proto-martiri S. Stefano e S. Mauro. La crescente notorietà del sito religioso è testimoniata dalle numerose e ingenti donazioni, tutte storicamente documentate in appositi regesti, che la popolazione, di ogni rango sociale, fece nel corso dei secoli. Il sito venne definitivamente consacrato al culto dal Cardinale Orsini, futuro Papa Innocenzo XIII. Gli affreschi, raffiguranti un trittico dedicato a S. Francesco D’Assisi, sono di epoca medioevale. La lunghezza della Tappa 1 è di circa 22 km. L’arrivo a Tufo è previsto alle ore 16 circa.

I partecipanti potranno inserirsi a metà percorso, nei pressi di S. Silvestro, alle ore 13 circa. Dopo una visita alla Grotta di San Michele e al paese di Tufo sarà possibile recuperare le macchine lasciate a Mercogliano grazie al supporto di una navetta -messa a disposizione da INFO IRPINIA- che andrà prenotata stesso in prima mattinata all’avvio del Cammino.

 



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