“Ci vorrebbe un amico per dimenticare tutto il male”. Ha scelto le parole di una delle più celebri canzoni di Antonello Venditti la Caritas diocesana di Avellino per lanciare una campagna rivolta ai giovani di Avellino tra i 18 e i 35 anni per invitarli a scoprire e unirsi alle attività di volontariato dedicate all’assistenza e al contrasto alle povertà. “In un contesto sociale sempre più complesso – fanno sapere dalla Caritas -, l’impegno dei giovani diventa fondamentale per garantire supporto alle persone più fragili e costruire una comunità più solidale”.
“Per avvicinare le nuove generazioni al mondo della solidarietà, la Caritas di Avellino ha avviato un percorso di sensibilizzazione nelle scuole superiori della città. Attraverso incontri nelle aule scolastiche e momenti di confronto la bottega del mercato equo e solidale si offre ai ragazzi l’opportunità di conoscere da vicino il valore del volontariato e l’impatto positivo che può avere nella vita di chi è in difficoltà”.
Domani, 12 marzo, l’appuntamento è, a partire dalle 9, presso il Convitto Nazionale “Pietro Colletta” di Avellino guidato dal dirigente scolastico Attilio Lieto, dove ci sarà un momento di confronto con gli studenti per parlare di volontariato e di interventi a favore dei più fragili.
“I giovani sembrano sempre più distanti dalle attività caritatevoli, eppure la loro sensibilità, il loro entusiasmo e le loro energie possono fare la differenza – afferma Antonio D’Orta, direttore della Caritas di Avellino –. Con questo progetto vogliamo aprire un dialogo con loro, far conoscere il nostro impegno e invitarli a essere parte attiva della nostra missione. Il volontariato non è solo un atto di altruismo, ma un’esperienza di crescita personale e comunitaria.”
L’iniziativa della Caritas di Avellino mira a far conoscere le tante situazioni di disagio presenti sul territorio cittadino ed anche a creare un vero e proprio movimento di giovani volontari pronti a mettersi in gioco per aiutare chi vive tali situazioni di disagio. “Il volontariato è un viaggio che arricchisce, un’esperienza che ti cambia la vita e ti fa scoprire la bellezza di donare senza aspettarsi nulla in cambio – racconta il responsabile della Cittadella della Carità di Avellino, Costantino Del Gaudio -. Ecco perché portiamo avanti questo percorso di conoscenza tra gli studenti: affinchè possano diventare parte di un cambiamento”.
Cambiamento di prospettive che è anche alla base della convenzione che la Caritas di Avellino ha stipulato sociale con l’Istituto Professionale di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Manlio Rossi Doria” di Avellino diretto dalla professoressa Maria Teresa Cipriano, per favorire processi di crescita e contrastare il disagio giovanile attraverso percorsi alternativi alle sanzioni disciplinari.
“Un’iniziativa – spiega Del Gaudio – che ha riscosso curiosità tra gli stessi ragazzi che, in caso di sanzioni disciplinari, hanno la possibilità di mettere in pratica quelli che sono gli insegnamenti didattici offrendo il proprio tempo libero per una giusta causa, tra i fornelli e i tavoli della mensa dei poveri”.