Campania maglia nera per assunzioni, serve piano straordinario – Corriere dell’Irpinia

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“Negli ultimi quattro anni, a fronte di 5.761 posti disponibili per il personale ATA in Campania, il MEF ha autorizzato appena 2.255 assunzioni, coprendo solo il 39% del fabbisogno” Lo rende noto la segretaria generale della Uil Scuola Rua Campania, Roberta Vannini per la quale “il dato evidenzia una politica dei tagli che finisce colpevolmente per privare le scuole degli strumenti minimi indispensabili ad esercitare il proprio compito”.

“Dal 2016 al 2024, su scala nazionale, il numero di contratti a tempo indeterminato, secondo uno studio della Uil Scuola nazionale, è calato del 6% ma nel nostro territorio le scuole subiscono un disagio ancora più accentuato.

“Le conseguenze  – aggiunge Vannini – sono sotto gli occhi di tutti: all’aumento dei carichi di lavoro corrisponde una riduzione dei servizi offerti mentre, paradossalmente si continua ad affidare alle scuole adempimenti più complessi senza garantire un’adeguata formazione o qualsivoglia riconoscimento giuridico ed economico”.

 “Le scuole campane  – denuncia la segretaria generale della Uil Scuola Campania – si reggono dunque sul sacrificio quotidiano del personale ATA, costretto a gestire carichi di lavoro insostenibili senza alcun riconoscimento. Abbiamo istituti con un solo collaboratore scolastico a presidiare interi plessi, segreterie oberate da pratiche amministrative sempre più complesse, assistenti tecnici costretti a coprire più scuole senza una chiara definizione delle loro mansioni. È una condizione inaccettabile, che mette a rischio sia i diritti dei lavoratori sia la qualità dei servizi offerti agli studenti e alle loro famiglie.”

Per la Vannini, “è evidente che il sistema di calcolo per il fabbisogno dell’organico ATA si basa su parametri numerici ormai obsoleti, che non tengono conto delle reali esigenze delle scuole campane, caratterizzate da un numero elevato di scuole dimensionate, sedi distaccate, un’alta percentuale di studenti con bisogni educativi speciali e strutture spesso carenti dal punto di vista logistico e tecnologico. L’assenza di un organico stabile e sufficiente porta a una gestione emergenziale continua, con incarichi annuali ripetuti e lavoratori precari che non vedono prospettive di stabilizzazione”.

“Non possiamo accettare che ogni anno si ripeta la stessa storia: posti disponibili che restano vacanti, personale stremato, scuole che arrancano. Chiediamo un piano straordinario di assunzioni per la Campania, che garantisca stabilità e permetta di coprire il reale fabbisogno delle nostre scuole e ridurre drasticamente il divario con le altre regioni italiane”, conclude Vannini.



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