La regione Campania è rientrata tra quelle a medio rischio nella cosiddetta “zona gialla”, valutazione che non è piaciuta al Governatore De Luca, come ha avuto modo di sottolineare ieri. Intanto da Palazzo Santa Lucia arriva l’ultima ordinanza, in ordine cronologico, per adeguarsi al nuovo Dpcm di Conte, ma nei fatti la Regione tira dritto e va oltre a quanto previsto a livello nazionale, a cominciare dalla scuola dove il Governo ha previsto la didattica a distanza solo per le classi delle scuole superiori.
Il Governatore De Luca, invece, non torna sui suoi passi e conferma, fino al 14 novembre, la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole primaria e secondaria,
fatta eccezione per lo svolgimento delle attività destinate agli alunni affetti da disturbi dello
spettro autistico o diversamente abili, il cui svolgimento in presenza è consentito previa
valutazione, da parte dell’Istituto scolastico, delle specifiche condizioni di contesto. Lo stop riguarda anche le scuole dell’infanzia.
Ribadito, inoltre, il divieto di spostamento tra province diverse per i cittadini campani per tutta la giornata. Anche in questo caso De Luca ha deciso di mettere in campo una misura più restrittiva di quanto prevede il Dpcm. “Restano consentiti – si legge nell’ordinanza di De Luca – limitatamente al diretto interessato nonché ad accompagnatore, ove necessario, esclusivamente spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, familiari,
scolastiche, formative – ove consentite dalle vigenti disposizioni – o socioassistenziali
ovvero situazioni di necessità o d’urgenza ovvero motivi di salute. E’ in ogni caso
consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza dal luogo di lavoro. Il
divieto non si applica al transito necessario allo spostamento verso altre regioni italiane o
straniere o verso i luoghi di imbarco (stazioni, porti, aeroporti)”.
