Candelora, prima volta senza Colasurdo. In migliaia da Mamma Schiavona

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È la prima volta senza Colasurdo ma i ritmi delle sue tammorre risuonano più forti che mai nel segno di una tradizione che vince su tutto. Sono migliaia i pellegrini giunti al santuario al cospetto di Mamma Schiavona. Cantano, ballano, pregano, Sono femminielli ma anche famiglie, giovani e meno giovani arrivati da tutta la Campania per rendere omaggio alla Vergine.  Stringono tra le mani le candele simbolo di luce. La folla è quella di sempre anche se la mancanza di Colasurdo si sente con forza. E’ Luxuria a sottolineare la devozione forte che la lega alla Vergine: La Candelora è la festa della luce. Una luce che riscalda tutti, in particolare chi vive un momento difficile Dobbiamo conservare l’umiltà anche quando raggiungiamo obiettivi importanti”. E ricorda Colasurdo: “Lo portiamo dentro di noi. Oggi c e anche lui”. A lui è dedicata l’installazione della grande tammorra nello spazio antistante la funicolare.A lui rende omaggio il sindaco Vittorio D’Alessio. Quindi è la benedizione delle candele, officiata dell’abate Guariglia, a scandire la celebrazione “perché la luce accesa dalla fede non smetta mai di brillare e diventi simbolo di accoglienza”


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