“Candidiamo Avellino a capitale italiana del Volontariato 2025” – Corriere dell’Irpinia

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Questa mattina, presso la sala Grasso della Provincia di Avellino, il presidente del Cesvolab Irpinia-Sannio Raffaele Amore ha ufficializzato la candidatura a “Capitale italiana del volontariato 2025”. Si tratta del bando nazionale che decreterà la città vincitrice entro la fine del mese di luglio. “L’iter è a buon punto – spiega Amore -. In queste ore i nostri uffici stanno raccogliendo le adesioni da parte degli enti locali e delle imprese presenti sul territorio. Abbiamo lanciato una grande raccolta fondi per arrivare all’obiettivo. Riuscire a mettere in piedi un calendario di eventi su tutto il territorio per un anno significa anche avere a disposizione risorse importanti e delle sinergie importanti”.

Quante possibilità ci sono di arrivare primi in questa gara nazionale? “Sappiamo che si stanno candidando altri capoluoghi di provincia in tutta Italia – dice Amore -, ma noi speriamo nell’aiuto di tutte le istituzioni e di tutti gli stakeholder di questo territorio. Se in queste ore ci danno una mano per raggiungere l’obiettivo io sono certo che abbiamo ottime possibilità. Anche perché le province di Avellino e Benevento esprimono un volontariato di qualità. Un volontariato che in qualche modo si muove da solo, con pochi strumenti; veramente con lo spirito e il senso del volontariato. Soprattutto se consideriamo che in altre parti d’Italia ci sono sedi di fondazioni bancarie che in qualche modo aiutano le associazioni locali; hanno risorse che vengono dal mondo del privato, mentre da noi la situazione è diversa: non abbiamo sedi di fondazioni bancarie, il mondo del privato è un mondo che in molti casi stenta e questo non ci aiuta”.

“Ma il volontariato fa la sua parte, perché tanti servizi stanno venendo meno e il mondo del volontariato in qualche modo è presente e sopperisce ad una serie di mancanze delle istituzioni. Questo riconoscimento, in concreto, farà accendere i riflettori su queste due province e sul mondo del nostro volontariato. Si avrà la possibilità di avere scambi con altre associazioni di altre province del nostro Paese e questo sicuramente sarà un momento di crescita, e non solo per il Terzo Settore ma per le nostre due province nel complesso. Noi nella candidatura stiamo mettendo temi importanti come la sostenibilità ambientale, le aree interne, la qualità della vita e sono temi su cui penso sia importante ragionare sul territorio con la speranza di riuscire a mettere in campo anche delle soluzioni”.



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