di Erika Tomasicchio
Abbiamo un disturbo di salute ma il medicinale che ci serve è impossibile da reperire? Possiamo ricorrere a un preparato galenico. In Italia sono infatti oltre 1.650 le farmacie che ne confezionano nei propri laboratori: bustine, capsule, compresse, semisolidi per uso cutaneo, formulazioni rettali, farmaci per inalazione e soluzioni a uso oftalmico. Anche per gli amici a quattro zampe: una struttura su due è specializzata proprio nei composti ad uso veterinario.
A rivelarlo è un censimento, ancora in corso, delle farmacie presenti sul territorio della Penisola (qui la mappa completa, suddivisa per regioni e province) le quali allestiscono preparati galenici, ovvero medicinali “artigianali” realizzati dagli stessi farmacisti (prendono il nome da Galeno di Pergamo, primo medico dell’antica Roma a produrli).
L’elenco, che indica anche le tipologie di composti disponibili, sarà via via aggiornato con i dati delle nuove farmacie aderenti all’indagine. A lanciare il censimento la Fofi (Federazione Ordini farmacisti italiani), insieme alla Sifap (Società italiana farmacisti preparatori), per far fronte ai disagi derivanti dalla carenza di farmaci essenziali. L’obiettivo dello studio è duplice: anzitutto supportare i cittadini in difficoltà nella ricerca della farmacia più vicina in cui ritracciare i farmaci e poi fornire al Ministero della Salute dati utili a contrastare il fenomeno della carenza di medicinali.
Il tavolo tecnico ministeriale contro l’assenza di farmaci
Quello dei farmaci difficili da rintracciare è un serio problema che si registra nel nostro Paese, al pari del resto del mondo. «La Federazione – sottolinea Andrea Mandelli, presidente Fofi – ha richiamato l’attenzione delle istituzioni sanitarie sulla carenza di alcune classi di medicinali già nella scorsa primavera in uno scenario di pandemia e di difficili equilibri geopolitici che hanno inciso sul rifornimento dei principi attivi e dei materiali necessari al loro confezionamento».
Per fronteggiarlo il ministro della Salute Orazio Schillaci ha istituito un apposito “Tavolo tecnico di lavoro nel settore dell’approvvigionamento dei farmaci”, a cui siedono tutti i componenti della filiera del farmaco e che sarà esteso anche ai Nas e ai medici di medicina generale. Si è riunito per la prima volta a gennaio scorso. Il Ministero ha proposto l’idea di promuovere l’attività galenica come strategia di contrasto alla carenza di medicinali, poi avallata dallo stesso Tavolo.
Per ovviare alla carenza di farmaci Marco Cossolo, presidente di Federfarma, l’associazione di categoria dei farmacisti, suggerisce anche di: «Proporre uno dei numerosi equivalenti disponibili, consigliare al paziente soluzioni alternative tra farmaci da banco e senza prescrizione; allestire preparazioni galeniche di medicinali senza o con prescrizione se presenti nella Farmacopea ufficiale, confrontarci con il medico per trovare un farmaco alternativo della stessa categoria terapeutica».
Il monitoraggio dei farmaci che mancano all’appello
È l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che si occupa di monitorare la temporanea irreperibilità sul mercato nazionale di medicinali, in particolare di quelli indispensabili per la cura di alcune patologie.
Un medicinale – spiega l’Agenzia – può essere “mancante” a causa di due fenomeni distinti: carenza (difficoltà o impossibilità di rintracciarlo, dovuta a varie cause, tra cui: irreperibilità del principio attivo, problematiche legate alla produzione, provvedimenti di carattere regolatorio, imprevisto incremento delle richieste o emergenze sanitarie) e indisponibilità (il farmaco non si trova per disfunzioni della filiera distributiva). Inoltre l’Aifa a dicembre scorso ha rilasciato un’applicazione gratuita per dispositivi mobili (disponibile per iOS e Android). L’app “Aifa Medicinali” nasce per far fronte all’esigenza, segnalata dalle associazioni di persone con patologie croniche e invalidanti, di monitorare possibili carenze consultando la banca dati dell’Agenzia e ricevere avvisi sulla disponibilità in commercio.
I farmaci galenici per una terapia su misura
«I medicinali allestiti in farmacia rappresentano l’unica possibilità quando, per diversi motivi, l’industria farmaceutica non è in grado di soddisfare un bisogno terapeutico», piega Paola Minghetti, presidente Sifap.
«Si tratta ad esempio di dosaggi che devono essere variati nel tempo o stabiliti ad hoc per l’individuo, di necessità di farmaci senza eccipienti per pazienti allergici o intolleranti, o con patologie rare prive di medicinali autorizzati. Sifap, in collaborazione con Sifo (Società italiana di farmacia ospedaliera), si impegna a fornire le istruzioni operative per allestire il preparato in modo uniforme e sicuro sul tutto il territorio nazionale».
luglio 2023
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