Caro Massimo, ti scrivo perchè, l’Accademia dei Dogliosi incontra Rosaria Troisi – Corriere dell’Irpinia

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Sceglie di raccontare il fratello Massimo Rosaria Troisi, consegnando un libro che tocca le corde dell’anima, che riunisce testimonianze e ricordi consegnati da amici e colleghi.. Nasce così “Caro Massimo ti scrivo perchè” omaggio ad uno degli artisti più amati. Il volume sarà al centro del confronto in programma il 21 settembre, alle 17.30, promosso dall’Accademia dei Dogliosi. A portare i propri saluti Fiorentino Vecchiarelli, presidente Accademia Dogliosi, l’avvocato Emanuela Sica, le professoresse Ilenia D’Oria e Ilde Rampino. Modera il giornalista Gianluca Amatucci. “Massimo – si legge nella prefazione di Roberto Vecchioni – è un Eduardo fuori dai ‘bassi’, a contatto con gli ‘altri’, di là dei confini di una napoletanità centenaria ed esclusiva ed è all’incontro con queste ‘voci di fuori’ che esplode la sua serena, fanciullesca risata per coprire la mediocrità, l’arroganza, il potere ma, nel contempo, serpeggia intatta nelle sue parole una sottile malinconia del vivere che non sfocia né nell’impotenza, né nella rabbia sovvertitrice; rimane così a mezz’aria a testimoniare quel che abbiamo perduto o non avremo. E abbiamo così due maschere: una comica perfino dolente a esprimere un ‘risus’ che fa soffrire; e una tragica che si spernacchia da sola, costringendoci a gioia amara, dove tutto (grandi sistemi, disastri, entusiasmi sfrenati, vittorie, sconfitte) è ridimensionato al livello di splendida miseria umana che sa essere misura di se stessa.” Nel volume di Rosaria Troisi ritroviamo le lettere inviate all’attore napoletano, da chi lo ha conosciuto, a testimoniare come Massimo sia per tanti un confidente, ancora uno di famiglia. Ad emergere il ritratto di un uomo che ha affrontato con coraggio la vita, che non si è mai tirato indietro di fronte alle difficoltà. “Massimo – spiega Rosaria – era una mescolanza di gioia e malinconia, faceva una battuta e nel fare quella battuta svelava anche sofferenze e drammi. La sua è una presenza-assenza”. I proventi del libro sono destinati alle associazioni  “DonK Hm” e “Medici senza frontiere



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