Il comitato Paesaggio Campania Interna affida ad un comunicato la risposta alle dichiarazioni sulle pale eoliche rilasciate nei giorni scorsi dal presidente della Regione De Luca, in occasione di una visita a Sant’Angelo dei Lombardi: “Il presidente De Luca, durante l’intervista rilasciata al direttore Itv Franco Genzale – il 21 gennaio
scorso a Sant’Angelo dei Lombardi – sul grande problema dell’eolico selvaggio in Alta Irpinia, ha dichiarato che ‘..l’Italia è ferma ancora al 16% di produzione di energia rinnovabile….’. Ricordiamo al presidente De Luca che la Provincia di Avellino è prima in Campania per produzione di energia da fonti rinnovabili con 1.341,5 GWh/anno per l’87,2% da impianti eolici. Basta fare un giro nei Comuni ormai saturi di Bisaccia con ben 250 MW installati e Lacedonia con 204 MW (fonte Legambiente)”.
“Poi ha detto anche che ‘…abbiamo il dovere di non devastare il Territorio…’, ma il territorio dell’Alta Irpinia è già devastato dai cosiddetti “cimiteri di croci” come li chiama De Luca: oggi sono oltre 2000 le torri eoliche alte come grattacieli di 30-50 piani, centinaia i chilometri di cavidotti ed elettrodotti e i chilometri di strade costruite per infrastrutture, montagne di terreno movimentato in un territorio fragile ad alta sismicità e rischio idrogeologico e ancora migliaia i metri cubi di calcestruzzo usati per le fondazioni delle torri. Cemento da far concorrenza
alle grandi opere della ricostruzione post sismica del1980″.
“Ha detto che ‘…qualche sindaco si è fatto trascinare da un rimborso, da una royalty… più qualche
assunzione…’. I sindaci non possono e non devono autorizzare la devastazione del territorio: l’Ambiente e il
Paesaggio non appartengono neppure al singolo Comune. Le Royalties sono vietate dalle norme nazionali ed europee. In merito al lavoro poi, l’eolico non ha risolto alcun problema occupazionale e lo sviluppo del Territorio non può prescindere dalla sua valorizzazione sostenibile che contrasta proprio con l’eolico selvaggio, strafottente e soprattutto speculativo (non immaginavamo che ci fossero tante anime sensibili al climate change!)”.
“De Luca ha infine ribadito che ‘…dobbiamo trovare un punto di equilibrio, non consentire impianti che devastano il Territorio e l’Ambiente…’, ma proprio la Regione è l’ago della bilancia ed è per questo che il Comitato chiede al
Presidente De Luca di bloccare l’imminente costruzione di ulteriori ‘cimiteri di croci’ in Alta Irpinia ed in tutta la Campania interna, dal Sannio fino al Salernitano, in attesa di una improrogabile, seria e condivisa Pianificazione del Territorio che di fatto compete proprio alla Regione Campania attraverso il Piano Paesaggistico Regionale. Quando lo avremo? Un esempio di chi ha voluto vederci chiaro c’è: la Regione Sardegna”.