Caso Avellino, Cascone: “Festa ha sempre cercato lo scontro ma saprà porre rimedio” – IL CIRIACO

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Anche Luca Cascone, delegato ai trasporti della Regione Campania e braccio destro del presidente Vincenzo De Luca è intervenuto con una lettera aperta sui fatti accaduti sabato sera ad Avellino che hanno visto protagonista il sindaco Gianluca Festa. Cascone ha ricordato a Festa le continue contrapposizioni con la Regione Campania e con il Governatore De Luca, sottolineando la scelta di candidarsi contro il Partito Democratico, dimenticando però che allo stesso tempo Festa è la maggioranza che lo sostiene sono in buona parte tesserati dei democrat.

“Caro Gianluca,
ho dovuto aspettare qualche ora in più per commentare l’accaduto perché ho avuto difficoltà a raccogliere le idee in quanto ti ritengo un amico; siamo amici dal 2001, un’amicizia nata dalla politica universitaria, coltivata negli anni a prescindere dai ruoli che ognuno di noi ha occupato, e sempre mantenuta viva da confronti e litigate anche quando siamo stati su posizioni distanti.

Conosco da sempre il tuo fortissimo desiderio di essere il Sindaco della tua amata città, sai bene che ho sempre cercato di tenere distinto il confronto politico dal rapporto personale perché purtroppo non sempre siamo stati “perfettamente” dalla stessa parte; così come in quest’ultima tornata elettorale in cui hai coronato il tuo sogno di essere Sindaco.

Il mio partito era altrove, come spesso capita nelle amministrative, ma come amico sono stato contento per il tuo successo. Purtroppo però da quel momento non sono riuscito più a capirti, uno scontro costante con tutto e tutti, quando invece ormai da Sindaco avevi il dovere di creare sintonie e costruire per far crescere la tua città rappresentandola al meglio, continuando la tua storica battaglia politica contro i sovranisti. Ho notato che hai cercato continuamente un nemico -anche dove non c’era- ed in particolare nella Regione e con il Governatore hai alzato i toni mantenendo una posizione spesso incomprensibile… fino a ieri sera.

Perché ieri sera, te lo dice un amico, hai superato il limite, hai volutamente creato le condizioni per alimentare questo scontro tra i pro ed i contro la Movida, creando assembramenti che tutto il mondo cerca di evitare, pur di dimostrare non so quale ragione, e fino ad arrivare al tifo da stadio contro i salernitani.

Una situazione che trovo surreale perchè anche io sono stato allo stadio, sono stato tifoso seguendo la mia Salernitana -anche ad Avellino- ed ho passato le mie serate in giro per i locali; ma esiste un tempo per tutto, e non solo un tempo anagrafico -che abbiamo superato entrambi- ma soprattutto un momento relativamente al ruolo che si occupa nella società.

Dopo tanti anni sei diventato il Sindaco della tua città, hai un ruolo istituzionale, rappresenti tutti i cittadini di Avellino e sei un riferimento per la tua Provincia, mi spiace, ma ho il dovere di farti notare che non puoi più permetterti di fare “qualunque cosa”, perché se hai un ruolo pubblico devi onorarlo sempre !

Chi ha un ruolo istituzionale non può più permettersi di fare quello che vuole, deve essere d’esempio, deve far rispettare le regole -anche se non gli piacciono- e non può e non deve incitare all’odio, ancora di più in un momento come questo dove tutto il mondo ci guarda e tutta Italia considera ormai la Campania un esempio virtuoso.

Ci sta un tempo per le polemiche politiche ed uno per sentirsi orgogliosi di essere italiani e campani senza alcun campanilismo, solo in questo modo potremo veramente sconfiggere odio e razzismo. Da salernitano mi sono sentito offeso, non dal coro da stadio in se, ma che lo abbia fatto la massima istituzione della città; da amico mi sono stupito che tu con un ruolo così importante non abbia capito la rilevanza di quello che stesse accadendo intorno a te.

Ho tanti amici avellinesi, molti in comune, che stimo e rispetto e sono sicuro che la pensino come me. Ti conosco, ti considero un uomo intelligente e perbene, e sono convinto che stai già pensando come, nei modi e nei tempi giusti, porre rimedio a quello che è successo.

Ti lascio con una riflessione, che ho letto un po’ di tempo fa, sull’integrità:
“Il leader che ammette di essersi sbagliato – soprattutto in situazioni di peso – la dice lunga sulla sua integrità, prima ancora che sul suo bisogno di avere ragione.
Le persone apprezzano chi sa fare un passo in avanti e prendersi le proprie responsabilità, perché il segnale che manda è quello di essere in grado di fare la cosa giusta anche quando è la cosa più difficile da fare.”



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