Il panorama del centrodestra irpino cambia in pochi giorni. Il colpo di scena, nella sua accezione negativa, la riservano proprio i conservatori che non si iscrivono alla corsa per il rinnovo del consiglio provinciale avellinese.
Eppure era tutto pronto. C’era il nome, “Moderati e Conservatori per l’Irpinia“, i candidati. Nella serata antecedente alla chiusura dei termini per la presentazione delle liste, c’è stato il dietrofront di Fratelli d’Italia. La titubanza delle prime ore, che vedeva il partito della fiamma ragionare sulla possibilità di correre in solitaria, si è risolta con la rinuncia totale.
I discorsi erano proseguiti su binari favorevoli, incassando anche l’entrata nella coalizione, sponda Lega di Angelo D’Agostino e dell’allontanamento di Livio Petitto. Tutto sembrava andare al suo posto. Il centrodestra sarà quindi rappresentato da pochi amministratori, come Pino Graziano, Emanuela Pericolo e Vincenzo Barrasso convogliati nella lista “Per l’Irpinia”.
E nelle ore immediatamente successive sono arrivate delle dure prese di posizione, su tutti ancora Fratelli d’Italia che, tramite Vincenzo Quintarelli – commissario di Avellino – fa sapere di “escludere le ipotesi di sostegno al sindaco in carica Festa, come pure era stato inizialmente paventato da altri esponenti di Fdi, e la partecipazione in forma civica alle prossime comunali. Vengono, inoltre, escluse alleanze con chi ha chiaramente e volontariamente scelto, in questa provincia, di rimanere politicamente ed elettoralmente fuori dal perimetro del centrodestra“.
Tutto da rifare quindi? In parte. Nonostante la brutta battuta d’arresto, i vari partiti della coalizione sembrano giocare adesso a carte scoperte, cercando di accelerare sul nome del candidato sindaco. Con un’ipotesi importante: si abbandona la possibilità di un accordo con Gianluca Festa.
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