Portare nelle scuole la magia della lettura, avvicinare le nuove generazioni all’universo dei libri perchè lo percepiscano come strumento indispensabile per comprendere sè stessi e il mondo. E’ la sfida che lancia il progetto “C’era una volta in un paese lontano” promosso da Nuova Dimensione, presentato questa mattina al Palazzo Abbaziale del Loreto. E’ la professoressa Angelia Aldorasi, già dirigente scolastica, a sottolineare come il progetto nasce da un dato allarmanete “L’ultima indagine Istat collca l’Italia all’ultimo posto per la lettura, pochissimi coloro che toccano ogni anno un libro che non sia scolastico. Di qui l’idea di fare della celebrazione del centenario di Calvino l’occasione per raccontare la magia della lettura, portandola nelle scuole. E’ importante che gli studenti non percepiscano la lettura come un obbligo, di qui il ruolo decisivo che può svolgere il docente mostrando loro il fascino della lettura, se si legge in classe, lo studente si appassionerà alla lettura come accade nel vedere un genitore che legge a casa”
A portare un’esperienza concreta Gilda D’Apice “Per trasmettere ai ragazzi il piacere della lettura la maesta deve indossare i panni di una maga, così da permettere l’accesso ad un mondo leggero e fiabesco, è chiaro che a seconda dell’età del ragazzo bisognerà scegliere una chiave diversa, dapprima più ludico, giocando con la lettura poi attraverso un approccio più introspettivo con il libro che diventa fondamentale per capirsi e capire. Da questo punto di vista Calvino è un esempio perfetto per avvicinare i ragazzi al mondo della lettura”
Il presidente di Nuova Dimensione Marco Perrotti sottolinea la volontà dell’associazione di promuovere progetti che abbinino alla riscoperta dei beni culturali l’attenzione alle nuove generazione, con la collaborazione dei volontari del servizio civile “Il progetto si affianca ad altre iniziative finanziate dalla Regione, come il percorso legato ai Cammini di San Michele dal Casertano al Cilento alto e ai cammini di san Guglielmo che partirà proprio dal Loreto”
E’ il direttore del Corriere dell’Irpinia Gianni Festa a ricordare l’orrore che arriva dalle notizie relative alla guerra di Gaza e dalla violenza delle tante Caivano del mondo, contro le quali l’unico antidoto è la cultura “La violenza entra in quegli spazi lasciati vuoti da Chiesa e famiglia e dalle altre agenzie educative, che non riescono più a trasmettere valori. Siamo stati espropriati della cultura, le fake news impazzano in un universo in cui non c’è controllo. Di qui l’importanza di recuperare la memoria della nostra terra, riscoprendo personaggi illustri come gli storici Armando Montefusco o Andrea Massaro che hanno offerto un contributo alla crescita dei territori, l’eredità preziosa della società contadina o ancora interrogandoci sul passaggio delle nostre comunità alla società tecnologica”
A illustrare il senso del progetto Mario Perrotti “Vogliamo lavorare alla definizione di un progetto per promuovere la lettura per le scuole primarie e secondarie di primo grado. Il dato preoccupante è che si legge sempre di meno, la stessa scuola, schiacciata dall’influenza dei social, finisce per non riuscire a svolgere appieno la sua funzione educativa e diventa sempre più difficile insegnare il piacere della lettura”
E’ quindi Bianca Maria Palladino a illustrare la propria esperienza legata all’editoria “I dati relativi alla lettura sono preoccupanti ma c’è anche qualche piccola luce che ci fa ben sperare. I ragazzi hanno ricominciato a leggere proprio grazie a strumenti tecnologici come i tiktoker che propongono ora questo o quell’altro libro. Certo, non sono i classici che leggevamo ma sono spesso legati all’attualità. Al tempo stesso sono sorte librerie per ragazzi che non esistevano in passato”. E si sofferma sull’importanza di trasmettere ai ragazzi la passione per la lettura attraverso la lettura ad alta voce, in cui l’intonazione ha un forte effetto ammaliante e la capacità di suscitare curiosità nei confronti della storia”. Si sofferma quindi sulla capacità di Calvino di fondere presente e passato e di affrontare il tema della città guardando al futuro”. A condurre i lavori la giornalista Marina D’Apice che ricorda il contributo decisivo offerto da Calvino alla storia della letteratura italiana, a partire da classici come il Barone Rampante o le Fiabe Italiane che raccolgono anche fiabe irpine. Inevitabile il riferimento alla difficile condizione dei giovani, incapaci di trovare spesso forme di divertimento che vadano al di là di quanto arriva dai social. A portare i propri saluti anche il sindaco di Contrada Pasquale De Santis che ribadisce il ruolo centrale di progetti come questi in un momento in cui anche i piccoli paesi rischiano di perdere anche i presidii delle scuole, il sindaco di Avellino Gianluca Festa che pone l’accento sul coraggio di progetti che parlino di lettura, il sindaco di Aiello Sebastiano Gaeta che ribadisce il proprio impegno per valorizzare le proprie generazioni, a partire dalla nuova sala inaugurata presso la locale Biblioteca